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Assalto alla Cgil, la relazione del Copasir: “Destra sfrutta proteste no vax per ampliare consenso”

Secondo quanto si legge nella relazione annuale del Copasir, la destra radicale ha tentato in tutti i modi di inserirsi nelle proteste no vax e no green pass con l’obiettivo di “sfruttare il malcontento per ampliare il proprio bacino di consenso”.
A cura di Enrico Tata
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Nella relazione annuale del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, c'è un paragrafo dedicato all'estremismo di destra. In particolare viene descritto l'impegno di questi movimenti nel sostenere il dissenso nei confronti delle misure decise dal governo per fronteggiare la pandemia da parte di alcuni piccoli imprenditori, commercianti e gruppi negazionisti (No mask, No vax, No green pass). Secondo il Copasir l'apice di questa minaccia è stato raggiunto nel pomeriggio del 9 ottobre 2021, con una vera e propria guerriglia tra manifestanti e forze dell'ordine a Roma, culminata con l'assalto alla sede della Cgil ad opera di un gruppo di manifestanti guidati dai leader di Forza Nuova. Per la devastazione della sede di Corso d'Italia, i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore sono accusati di istigazione a delinquere, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. Il processo nei loro confronti e nei confronti di altre 11 persone comincerà a marzo.

Le successive indagini del Comitato parlamentare hanno evidenziato una strumentalizzazione della crisi sanitaria, e del suo impatto sociale economico, per rilanciare istanze anti sistema. Si legge nel documento:

l'attivismo di tali movimenti in alcune fasi e momenti sembra aver coinvolto trasversalmente diverse categorie sociali e, in alcuni casi, come ad esempio verificatosi il 9 ottobre, ciò si è tradotto in una presenza nelle piazze maggiormente numerosa rispetto a quanto rilevato in passato; queste aggregazioni infatti, sia pur non in tutte le circostanze, si sono caratterizzate per una partecipazione più variegata e tale da includere non solo le associazioni di categoria già mobilitatesi in precedenza, ma anche alcuni settori lavorativi; in questa galassia di protesta sono confluite posizioni anti-sistema, negazioniste e complottiste, prive di una vera e propria regia strutturata ed unitaria

In questo contesto è stato evidenziata la volontà della destra radicale di inserirsi nella protesta e "sfruttare il malcontento per ampliare il proprio bacino di consenso". L'antagonismo di sinistra, invece, ha sembrerebbe aver focalizzato le proprie attenzioni sulle difficoltà del mondo del lavoro cresciute a causa della pandemia. "In una prospettiva più generale, emerge l'esigenza che gli organismi di informazione per la sicurezza rimodulino la propria penetrazione informativa e capacità di risposta operativa, adeguandosi a fenomeni di protesta sempre più estemporanei, orizzontali e diffusi", si legge ancora nel rapporto del Copasir.

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