Arrestò senzatetto a Termini senza motivo: poliziotto condannato
Tre anni e otto mesi di carcere e il pagamento di risarcimenti tra i 10 e i 30 mila euro un poliziotto di cinquant'anni ritenuto responsabile di aver arrestato senza motivo sette persone tra uomini e donne senzatetto alla stazione Termini di Roma, assistite dagli avvocati Pia Iacutone e Luca La Marra. Questa la decisione del giudice della sezione collegiale del Tribunale, come riporta Il Corriere della Sera nei confronti dell'agente della Polizia Ferroviaria, per aver fermato i clochard senza motivo, averli privati dei documenti e averli trattenuti nelle celle di sicurezza privandoli della loro libertà. Decisioni che il giudice ha definito "prive di fondamento giuridico e materiale", contestandogli i reati di sequestro di persona, calunnia, falso e distruzione di atti. Le somme dei risarcimenti previsti per ciscuna persona lesa variano a seconda delle ore in cui sono rimasti rinchiusi senza motivo nelle celle.
Poliziotto sequestra senzatetto nelle celle di sicurezza
I fatti contestati all'assistente capo della Polfer si sono verificati tra il 2014 e il 2016. Nel primo episodio che gli è stato contestato il poliziotto ha bloccato cinque persone e le ha rinchiuse nelle celle di sicurezza per cinque ore. Le ha liberate per poi rinchiuderle nuovamente a distanza di qualche ora, questa volta per otto ore. Nel 2013 ha coperto un rapinatore, facendo sparire le carte dell'indagine a suo carico, mentre in un altro episodio ha accusato senza alcuna prova un clochard di aver rubato il portafogli ad un passante, successivamente scagionato dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza. Nell'ultimo il poliziotto ha preso di mira un uomo senzatetto che si trovava nei pressi della stazione della metropolitana a Piazza dei Cinquecento. Una persona già nota alle forze dell'ordine e ai residenti, innocua, ma nonostante ciò l'agente lo ha fermato e portato via, rinchiudendolo senza motivo in una camera di sicurezza di Termini, dov'è rimasto per due ore senza che nessuno lo liberasse.