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Arrestato stalker condominiale, da mesi terrorizzava i vicini di casa: “Vi infetto con l’HIV”

Un uomo di quarantotto anni, residente in un appartamento di via Lucio II, nel quartiere Primavalle di Roma, è stato arrestato dopo essere stato per mesi l’incubo dei vicini. Per scampare alle continue persecuzioni da parte dell’uomo, diverse famiglie sono state costrette a vendere le proprie abitazioni per trasferirsi altrove.
A cura di Paola Palazzo
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Aggrediva verbalmente i propri vicini di casa e minacciava di infettarli con l'HIV. Un uomo di quarantotto anni, residente in un appartamento di via Lucio II, nel quartiere Primavalle di Roma, è stato arrestato a seguito di comportamenti vessatori nei confronti dei condomini del palazzo dove viveva. Per scampare alle continue persecuzioni da parte dell'uomo, diverse famiglie sono state costrette a vendere le proprie abitazioni per trasferirsi altrove. Le molestie da parte dello stalker condominiale andavano avanti dal maggio 2020. Tutto sarebbe nato da una causa intentata nei confronti del quarantottenne perché non pagava le spese del condominio.

Minacciava di infettare donne e bambini con l'Hiv

Musica ad alto volume, urla, porte sbattute e mobili trascinati anche in orario notturno, appostamenti e minacce. Atteggiamenti così aggressivi da rendere impossibile la vita nello stabile di via Lucio II. Così i carabinieri della Stazione Madonna del Riposto hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma nei confronti del quarantottenne. Nel corso degli accertamenti svolti dai militari, sono emersi i comportamenti persecutori da parte dello stalker. Insultava chiunque passasse dal cortile del palazzo sotto la finestra del suo appartamento. Col passare del tempo la situazione e degenerata tanto che le molestie da parte dell'uomo si sono trasformate in minacce di morte nei confronti dei condomini. Non di rado si sono verificati veri e propri atti vandalici ai danni dell'ascensore, delle cassette postali, della serratura del portone d'ingresso e delle pareti del vano scale, imbrattate con liquidi organici. Inoltre minacciava di infettare donne e bambini con l'Hiv o di far esplodere la bombola del gas presente nella sua abitazione. Adesso l'uomo è rinchiuso nel carcere di Rieti.

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