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Arrestato per corruzione il generale dei carabinieri Liporace: borse di lusso e biglietti in cambio di favori

All’epoca dei fatti contestati il generale Oreste Liporace era comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri, provincia di Roma. Le accuse nei suoi confronti sono di corruzione, turbativa e false fatture.
A cura di Enrico Tata
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È stato arrestato il generale Oreste Liporace, che al momento dei fatti contestati era comandante dei carabinieri del secondo reggimento allievi, marescialli, brigadieri di Velletri, provincia di Roma. Le accuse sono di corruzione, turbativa e false fatture relative a un appalto da quasi 700mila euro per la pulizia della caserma di Velletri. Attualmente il militare era direttore presso l'Istituto Alti Studi della Difesa, dopo essere stato comandante a Velletri fino al 2021.

Borse Louis Vuitton e biglietti per l'Olimpico in cambio di un appalto

L'inchiesta è stata condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano sotto il coordinamento del pm milanese Paolo Storari. Secondo quanto si legge nell'ordinanza con cui vengono disposti gli arresti domiciliari per Liporace, il comandante avrebbe accettato 22mila euro, borse di lusso, auto a noleggio, biglietti per lo stadio Olimpico e per la Scala di Milano in cambio di favoritismi nell'appalto per le pulizie. L'arresto è stato eseguito dai militari del Ros.

Nell'inchiesta milanese è indagato per turbata libertà degli incanti anche Lorenzo Quinzi, capo del dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Liporace sarebbe stato scoperto grazie all'analisi delle chat trovate sui telefoni sequestrati nel 2022 ai due imprenditori che hanno ottenuto l'appalto alla scuola dei carabinieri. Le tangenti pagate dai due sarebbero state di quattro tipologie: contanti, cioè 22mila euro mascherati come affitto per una foresteria di proprietà della sorella del militare, borse di Louis Vuitton regalate al generale per un valore complessivo di 11.300 euro, biglietti per le partite di calcio e un biglietto per la Scala, e la messa a disposizione di un'auto con conducente per un soggiorno a Milano di tre giorni per il generale e i suoi familiari.

Chi è il generale Oreste Liporace

Oreste Liporace è stato anche comandante della polizia locale di Roma Capitale, nominato nel 2013 dall'allora sindaco di Roma, Ignazio Marino. Originario di Belvedere Marittimo, provincia di Cosenza, classe 1962, ha tre lauree in Economia, Giurisprudenza e Scienza della Sicurezza. "Risiedo a Roma da 50 anni, quindi sono a tutti gli effetti un cittadino romano", aveva dichiarato il generale al momento della nomina.

Un incarico che durò neanche una settimana, con Liporace che si dichiarò non più disponibile dopo lo sciopero dei vigili e le indiscrezioni sulla mancanza dei requisiti per ricoprire l'incarico: "Rinuncio per rispetto delle istituzioni, del corpo di polizia locale della Capitale e dei cittadini romani".

Nella sua scheda si legge che ha ricoperto "numerosi incarichi di comando, nonché funzioni di Stato Maggiore nell’ambito del Comando Generale dell’Arma, dove attualmente svolge le funzioni di  Capo Ufficio Relazioni con il Pubblico".

Gli altri indagati

La guardia di finanza ha fatto sapere che è stato arrestato anche un imprenditore laziale del settore della logistica, accusato di corruzione relativa all'assegnazione, come abbiamo visto, di appalti pubblici.

Contestualmente, informano i finanzieri, sono in corso perquisizioni personali, locali e domiciliari nei confronti di 22 persone impiegate presso l'Avvocatura Generale dello Stato, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Alti Studi Difesa, il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, Abruzzo e Sardegna. I reati contestati sono quelli di traffico di influenze illecite, turbata libertà di scelta del contraente, "per predeterminare il contenuto di un avviso di ricerca di un immobile nella città di Roma da adibire ad uffici per il personale di un Ministero", illecito affidamento di appalti pubblici, irregolare concessione di un contributo pubblico erogato in favore di una società privata.

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