Arrestato il leader No vax Franzoni per assalto Cgil. Diceva: “Sassoli? Una testa di ca**o in meno”
No vax, complottista, negazionista, estremista di destra, omofobo e nazionalista: Nicola Franzoni, leader del Fronte di liberazione nazionale già balzato agli onori delle cronache nelle passate manifestazioni contro il Green Pass e per aver tentato la ‘marcia su Roma', è finito in carcere questa mattina per l'assalto alla Cgil dello scorso 9 ottobre. Franzoni è stato raggiunto dalla misura cautelare insieme ad altre quattro persone con l'accusa di aver partecipato alla distruzione della sede sindacale insieme ai neofascisti di Forza Nuova. Misure che si aggiungono a quelle attuate nell'immediatezza del fatto nei confronti di diversi esponenti del movimento neofascista, tra cui Roberto Fiore e Giuliano Castellino, attualmente ancora in carcere. Le accuse nei confronti di Nicola Franzoni sono istigazione a disobbedire alle leggi e violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Roma, devastazione e saccheggio aggravati, violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata.
Chi è Nicola Franzoni, estremista di destra e leader No vax
Il nome di Nicola Franzoni non è nuovo alle cronache. Negli scorsi mesi ha lanciato diverse manifestazioni, molte delle quali sono state un flop, tra cui la famosa ‘marcia su Roma', alla quale si sono presentate una manciata di persone. Un episodio che lo ha mandato su tutte le furie, e che lo ha portato a insultare i cittadini italiani in diversi video apparsi sui suoi canali social. Avevano creato molto scalpore le sue parole contro David Sassoli, presidente del Parlamento europeo e giornalista deceduto l'11 gennaio. Franzoni lo aveva definito uno ‘stronzo' e aveva commentato il suo decesso con ‘un testa di cazzo in meno'. Nicola Franzoni è stato anche l'organizzatore del cosiddetto ‘campo Hobbit' mai realizzato nei giardini di Rocca di Papa, in cui nazionalisti, estremisti di destra e no vax si sarebbero dovuti incontrare per allenarsi a combattere il governo. Evento anche questo mai realizzato, dopo il divieto della Questura e l'intervento delle istituzioni. Nonostante questo, Nicola Franzoni ha continuato a lanciare appuntamenti contro il Governo: l'ultimo sarebbe dovuto essere quello del primo maggio a Bologna per fondare una fantomatica ‘Federazione dei movimenti nazionalisti' e rete di patrioti per ‘dare connotazione politica e ideologica alle piazze, che sono in mano ai comunisti, finanziati dal governo e controllati dalla Digos'.