Arrestato capo ultras della Roma: nella bisca che gestiva hashish, cocaina e 175 bombe carta
Gino Vassalli, capo ultras del gruppo ‘Insurrezione' della Roma e cognato di Giuliano Castellino, è stato arrestato ieri sera dai poliziotti del commissariato Appio. Il 42enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato rintracciato intorno alle 18 in una bisca sulla Tiburtina e portato in carcere. All'interno un chilo di hashish, cocaina, 3mila euro in contanti e 175 bombe carta. Tutto il materiale è stato sequestrato dagli agenti, mentre le bombe carta sono state prelevate dagli artificieri. Arrestato anche il fratello di 38 anni. La perquisizione è nata dopo che gli agenti hanno notato un forte viavai di persone dalla sala scommesse, che entravano e uscivano in pochi minuti. Poco prima, avevano visto arrivare i due fratelli con una busta: è stato allora che le persone hanno cominciato ad arrivare alla bisca, molto probabilmente per acquistare droga.
Gino Vassalli è il cognato di Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova ora anche no mask anch'esso noto alle forze dell'ordine per vari precedenti. Proprio nei giorni scorsi la sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma ha applicato – su consiglio del Questore Carmine Esposito – la sorveglianza speciale al militante di estrema destra. La disposizione è stata avanzata dopo che Giuliano Castellino, in ripetute occasioni pubblico, ha violato le disposizioni per limitare il contagio da coronavirus, invitando le persone a fare la stessa cosa. Ossia non usare la mascherina, non praticare il distanziamento sociale, e non sottostare a quella che secondo lui è una ‘dittatura sanitaria'. Le manifestazioni organizzate da Forza Nuova sono sempre state più o meno un gran flop, con poche persone presenti tra ultras e militanti dell'organizzazione di estrema destra, noti più per le vicende giudiziarie che l'incidenza politica delle loro azioni messe in campo negli anni.