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Arrestato 43enne ricercato in tutta Europa: aveva ridotto in fin di vita un uomo nel 2011

Aveva pestato un 24enne nel 2011 lasciandolo in fin di vita e, dopo un periodo in carcere, si era reso irreperibile: il 43enne, con mandato di arresto europeo, è stato rintracciato in Islanda.
A cura di Beatrice Tominic
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Carabinieri all'aeroporto di Fiumicino, foto di repertorio.
Carabinieri all'aeroporto di Fiumicino, foto di repertorio.

Aveva aggredito barbaramente un uomo a Tor Bella Monaca e, dopo un periodo di detenzione, non appena scarcerato, si è reso irreperibile. Il 43enne, è stato rintracciato dai carabinieri della Compagnia di Frascati, grazie alla cooperazione internazionale di Polizia, in particolare quella islandese dove il 43enne era fuggito ed è stato nuovamente arrestato: nei suoi confronti pendeva un mandato di arresto europeo.

Il tentato omicidio nel 2011

La condanna di tentato omicidio risale al 2011, quando il 43enne, nella giornata del 3 aprile 2011, ha aggredito con violenza, insieme ad un'altra decina di persone, un ragazzo che viveva senza fissa dimora, all'epoca 24enne. Il pestaggio, avvenuto da persone armate di machete, bastoni, catene e cocci di vetro, si è verificato nel quartiere di Tor Bella Monaca, in via Angelo Marabini. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri dopo una segnalazione al 112.

Sul luogo del pestaggio i militari hanno trovato la vittima, il cittadino nigeriano 24enne, in fin di vita: era riverso a terra con numerose ferite gravi su tutto il corpo. Immediatamente soccorso, è stato trasportato al vicino Policlinico Tor Vergata, che dal luogo dei fatti dista circa tre chilometri e mezzo. Non appena arrivato in ospedale, è stato sottoposto ad un'operazione chirurgica e ricoverato con prognosi riservata: i medici gli hanno trovato un trauma cranico, un’emorragia cerebrale e fratture multiple su tutto il corpo.

L'arresto nel 2011

Dopo il ritrovamento del 24enne in fin di vita, sono scattate le indagini da parte dei carabinieri: dopo essere riusciti a risalire alle automobili utilizzate per la fuga, i militari sono riusciti immediatamente a risalire all'identità degli aggressori. I carabinieri li hanno raggiunti nell'abitazione in cui risiedevano, in via Regalbuto zona Borghesiana, a tre chilometri dal luogo del pestaggio.

Dopo aver opposto resistenza, sono stati arrestati 11 persone, tutte cittadine nigeriane: secondo le indagini, l'aggressione potrebbe essere stata causata da discussioni per la spartizione del territorio per attività illecite. Oltre agli arresti, i carabinieri hanno sequestrato due bastoni, una mazza da baseball, una catena, un coltello, un fodero in tela per machete, e parti di bottiglie rotte, forse utilizzate per il massacro.

L'arresto del 21 aprile scorso: il 43enne rintracciato in Islanda

Il 43enne si trovava in Islanda, dove era già stato preso in carico dagli agenti locali e estradato: arrivato a Fiumicino nel pomeriggio del 21 aprile aprile scorso, ad attenderlo all'aeroporto ha trovato i carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca e la polizia di frontiera che lo hanno arrestato e condotto nel carcere di Civitavecchia, come disposto dall'Autorità Giudiziaria.

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