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Aria irrespirabile a Roma: dopo gli incendi ancora odore forte di bruciato nella capitale

Ancora aria irrespirabile a Roma. “Anche oggi ci svegliamo con la puzza di plastica bruciata”, scrivono dal Pigneto. Ma nel frattempo non si arrestano gli incendi.
A cura di Beatrice Tominic
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L'incendio del 7 agosto che stava sfiorando l'A24.
L'incendio del 7 agosto che stava sfiorando l'A24.

Non c'è pace per cittadini e residenti a Roma. Anche nella mattina di oggi, venerdì 9 agosto 2024, la capitale si è svegliata avvolta da un forte odore di bruciato. "Anche stamattina l'aria è irrespirabile – scrive qualcuno sui social dal quartiere Pigneto – Ci risiamo ore 05:30 puzza di plastica bruciata….non ne posso più!". Ma non è l'unica zona colpita dall'aria più pesante e acre che, a poco a poco, trasportata dal vento sta raggiungendo la zona centrale di Roma.

"Si sente non appena proviamo ad aprire la finestra – aggiungono anche da Centocelle – E il caldo, fin dalle prime ore del mattino, non aiuta".

Gli incendi a Roma: operazioni di spegnimento fino a tarda notte

Soltanto nella giornata di ieri, giovedì 8 agosto 2024, come hanno comunicato gli stessi vigili del fuoco, i pompieri hanno svolto più di 50 interventi per incendi di sterpaglie e vegetazione, alcuni dei quali anche piuttosto ingenti. È il caso, ad esempio, del rogo che si è sviluppato a pochi passia dalla linea ferroviaria di Zagarolo e che ha messo in ginocchio i collegamenti dell'Alta Velocità fra Napoli e Roma: la circolazione ferroviaria, come hanno fatto sapere da Trenitalia, è tornata regolare soltanto stamattina.

Un altro importante incendio si è sviluppato sia nella giornata di ieri che nel giorno precedente. Le fiamme hanno interessato la zona di La Rustica, fra via di Tor Cervara, la Riserva Naturale dell'Aniene e le vie limitrofe. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, anche diverse quadre di volontari di protezione civile.

Aria irrespirabile a Roma: i risultati dell'incendio a Capannelle e Ponte Mammolo

Nel frattempo, continua ad essere monitorata l'aria dopo i grandi incendi delle ultime due settimane, quello di Ponte Mammolo del 28 luglio e quello di Capannelle del 2 agosto. In entrambi i casi i livelli di diossina hanno superato i limiti consentiti, come reso noto da Arpa Lazio.

Non appena appreso i valori dell'aria, il sindaco Gualtieri ha firmato le rispettive ordinanze con le quali, in entrambi i casi, ha disposto nel raggio di un chilometro dal fulcro dell'incendio il divieto di raccolta per il consumo o la vendita degli alimenti di origine vegetale e animale; il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile;  il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell'area individuata. E, nel raggio di due chilometri, si è raccomandato di lavare e pulire accuratamente balconi e davanzali delle abitazioni; lavare bene, prima di consumarla, frutta e verdura coltivata in zona; lavare bene, prima di consumarlo, qualsiasi alimento conservato all'aperto e pulire i filtri, di climatizzatori e raffrescatori, secondo le modalità prescritte dai manuali di uso e funzionamento.

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