Ardea, 68enne trovata morta in un lago di sangue: figlio indagato per omicidio. “Non l’ho uccisa io”
"Dì la verità e ti prendi solo tre anni, se lo scopriamo noi rischi trent'anni anni di carcere. Ma io non posso dire bugie, se devo farmi trent'anni me li faccio, vado a processo, ma non posso dire che ho ucciso mia madre, è una bugia, me la sono tenuta vicina per quarant'anni. Che faccio, ammazza mamma dopo che l'ho curata per quarant'anni? Quello che è successo l'ho raccontato". A parlare ai microfoni di Chi l'ha Visto è il figlio di Graziella Bortolotta, la donna di 68 anni trovata morta ieri mattina nella sua abitazione di Ardea con una vistosa ferita alla testa. L'uomo è stato ascoltato dai carabinieri che indagano sul caso, è indagato per omicidio. È l'ultima persona ad averla vista viva, il suo cellulare è stato sequestrato. La 68enne, che aveva problemi di salute e si trovava su una sedia a rotelle, è stata trovata riversa a terra in mezzo a una pozza di sangue.
Ardea, trovata morta in una pozza di sangue: si indaga per omicidio
Secondo quanto riportato dall'uomo, la mattina era passato a casa della madre per dirle di aver prenotato le medicine. Le ha fatto il caffè ed è poi andato a lavorare. Sarebbe stato avvertito della morte della madre solo nel pomeriggio, quando la badante che ha ritrovato il corpo lo ha chiamato per dargli la notizia. A trovare il corpo era stata proprio la donna, che ha cominciato a urlare non appena ha visto la 68enne in terra. L'allarme è stato poi dato da un vicino di casa, che ha chiamato il 112 sentendo le urla della donna. Da una prima ispezione del medico legale è emerso che Graziella Bortolotta aveva una vistosa ferita alla testa, che ha insospettito gli inquirenti, tanto che la Procura di Velletri ha deciso di aprire un fascicolo per omicidio.