Arce, critiche al candidato sindaco nipote del boss: “Evitiamo bombe sennò è strage”
"Mi dicono che c'è qualcuno che sta preparando delle bombe: evitiamole che facciamo una strage. Mi raccomando". Sono le parole di Alfonso Rosanova, imprenditore che gestisce la rsa Villa Algisa, uno dei tre candidati sindaco alle prossime elezioni comunali ad Arce, insieme a Luigi Germani e Roberto Simonelli. Le parole, citate dal quotidiano La Repubblica, sono state pronunciate da Rosanova durante l'apertura della campagna elettorale in Piazza Umberto I, come risposta alle polemiche avanzate da qualcuno, su un suo presunto legame con la criminalità organizzata.
Le polemiche sulla parentela scomoda
Nei giorni scorsi Rosanova ha reso pubblico il suo casellario giudiziario, per fugare ogni dubbio sui presunti collegamenti con ambienti criminali. Il candidato sindaco con la lista ‘Buongiorno Arce' aveva subito diversi attacchi proprio per essere il nipote dell'omonimo boss della camorra, meglio conosciuto come il ‘cassiere' di Raffaele Cutolo. Si ritiene che lo zio del candidato sindaco di Arce sia stato proprio una delle menti della Nuova Camorra Organizzata. La frase usata da Alfonso Rosanova durante il comizio sarebbe dunque un estremo tentativo di difesa dalle voci che circolanoo nel piccolo centro della Ciociaria.
Le voci su Rosanova in piena campagna elettorale
Nella corsa alla fascia di primo cittadino Rosanova compete con due pesi massimi della politica del piccolo comune in provincia di Frosinone: il sindaco uscente Luigi Germani e Roberto Simonelli, già sindaco dal 2009 al 2019. La lista civica dell'imprenditore Rosanova è appoggiata da buona parte del Partito Democratico. In uno scontro elettorale pieno di voci e retroscena, le acque sembrano però calmarsi. Oggi è arrivato il messaggio di solidarietà da parte del candidato Simonelli. E Rosanova scrive sui social: "Oggi è stata una giornata convulsa e complessa per me e la mia famiglia, una giornata in cui però non mi è mancata la vicinanza e la solidarietà di avversari politici, di amici e concittadini".