Approvato il regolamento per i tavolini all’aperto di bar e ristoranti di Roma: quali sono le novità

L'Assemblea Capitolina ha approvato il Regolamento per l’Occupazione di Suolo Pubblico (OSP) per le attività di somministrazione di cibo e bevande. In altre parole, le nuove regole che normano la possibilità per bar e ristoranti di Roma di mettere tavoli all'aperto su suolo pubblico. "Nelle aree più congestionate, dove era necessario un riequilibrio per tutelare il decoro urbano e la vivibilità degli spazi, abbiamo introdotto criteri più stringenti. Al contrario, nelle zone in cui le attività di somministrazione possono fungere da motore per lo sviluppo economico locale e contribuire alla qualità della vita dei residenti, abbiamo previsto margini di ampliamento mirati. L’obiettivo è chiaro: garantire una distribuzione equa delle concessioni e un utilizzo dello spazio pubblico che sia funzionale alla città e ai suoi abitanti", fa sapere il Campidoglio.
Cosa prevedono le regole sui tavolini all'aperto per bar e ristoranti di Roma
Il nuovo regolamento prevede la divisione della città in tre aree: più il locale si trova al centro, meno spazio esterno potrà avere. La superficie che potrà essere concessa, inoltre, sarà legata alla grandezza interna del locale. Più è grande il ristorante, più tavoli all'aperto potrà avere.
Sono previste possibilità di deroga al Catalogo degli Arredi per progetti condivisi da almeno il 50 per cento degli esercenti di una via o piazza. Inoltre è prevista la possibilità di avere fino al 30 per cento in più del concedibile su base regolamento previo parere della Sovrintendenza.

Gualtieri e Lucarelli: "Con questa riforma superiamo il caos"
"Dovevamo coniugare le esigenze dei cittadini a quelle di tante attività commerciali e lo abbiamo fatto attraverso un percorso trasparente e partecipato che favorisce lo sviluppo economico e la qualità degli spazi e degli arredi su tutto il territorio a partire dalle periferie, al tempo stesso diminuendo l'utilizzo del suolo nell'area Unesco dopo gli eccessi degli ultimi anni, ha commentato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Secondo l'assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, Monica Lucarelli, "la concessione dell’occupazione di suolo pubblico è una leva strategica per lo sviluppo economico e la qualità dello spazio urbano, ma deve essere regolata secondo criteri di equità e sostenibilità. È uno strumento al servizio dell’interesse collettivo e non un diritto acquisito. Per troppo tempo, l’assenza di regole chiare ha alimentato rendite di posizione e generato distorsioni nel mercato. Con questo regolamento introduciamo parametri oggettivi, procedure standardizzate e un sistema di concessione basato su trasparenza e accessibilità".
Per Lucarelli "la sfida è ambiziosa, ma Roma ha oggi un quadro normativo chiaro e strumenti concreti per assicurare uno sviluppo equilibrato e sostenibile dello spazio pubblico. È stato un percorso lungo e a tratti acceso, perché ridefiniamo il modo in cui lo spazio pubblico viene vissuto, tutelato e valorizzato. Abbiamo ascoltato le esigenze di tutti, garantendo un impianto normativo che coniuga investimenti, qualità e tutela del bene comune. Con questa riforma superiamo il caos e l’improvvisazione e ci dotiamo di strumenti concreti per garantire regole certe e controlli efficaci, nel rispetto di chi investe con serietà e di chi vive la città ogni giorno".
“Date certe per gli adeguamenti alla vergognosa disciplina Covid e uniformità sulle regole di decoro. L’occupazione di suolo pubblico in area Unesco diminuirà nettamente rispetto alla deregulation attuale e contestualmente saremo in grado di valorizzare la città soprattutto nelle aree periferiche. Questi i punti fondamentali sui quali siamo intervenuti. È stato un lavoro lungo, ma alla fine abbiamo un risultato importante per la città", ha commentato il presidente della Commissione Commercio Andrea Alemanni.
Le reazioni, Azione attacca: "Nuovo regolamento favorisce l'overtourism"
"In assenza di approcci razionali che garantiscano qualità dello spazio urbano e rispetto delle regole, c’è il rischio concreto che si generino squilibri tra gli operatori economici e che il centro storico della nostra città venga definitivamente privato di una vivibilità in pericolo già da tempo. Per questo votiamo contro la delibera sul regolamento delle occupazioni di suolo pubblico, un atto che sembra essere strutturato per garantire invece che contrastare il fenomeno dell’overtourism", scrivono in una nota Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, rispettivamente capogruppo e consigliere capitolino di Azione, e Giuseppe Lobefaro, Maurizia Cicconi e Sofia De Dominicis, consiglieri del I Municipio di Azione.
E ancora: "Siamo sempre stati convinti che trovare un corretto equilibrio tra i diritti dei residenti e quelli degli esercenti non fosse impossibile. È chiaro che, nonostante siano stati accolti i nostri ordini del giorno che riguardano controllo del decoro e dell'inquinamento acustico, continua ad esserci una certa distanza tra il nostro punto di vista e quello della maggioranza: noi crediamo, infatti, che la città sia di tutti, che vada garantito un uso equilibrato e sostenibile del suolo urbano e che debba essere tutelata, ma con il nuovo regolamento fare tutto questo non sarà possibile”.