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Approvati gli aumenti, quanto dovranno pagare le famiglie per le rette dell’asilo nel 2024 a Roma

La giunta capitolina ha approvato una delibera che adegua all’inflazione i costi dei servizi comunali per il 2024. Tra le novità, previsti aumenti anche per gli asili nido.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio
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Tra gli aumenti previsti nella cosiddetta delibera ‘tariffone', approvata dalla giunta capitolina con l'obiettivo di aggiornare le tariffe dei servizi comunali per il 2024, c'è anche quello delle rette degli asili nido. In pratica, fa sapere il Campidoglio, il provvedimento ha adeguato il costo in base all'inflazione per il triennio 2021-2023, calcolato in media al 16 per cento.

Per quanto riguarda asili e mense, gli aumenti saranno più contenuti (con un aumento intorno ale 7 per cento) e non riguarderanno né le fasce di reddito più basse, né le categorie più fragili. Tradotto in numeri, per le famiglie romane che non rientrano in questi casi, la retta dell'asilo passerà da circa 180 euro a 200 euro per chi ha un Isee tra i 15 e i 20mila euro. Per chi ha un Isee compreso tra i 30 e i 35mila il costo annuale aumenterà di quasi 50 euro.

La delibera ‘tariffone' prevede anche l'aumento del costo della mensa scolastica e dei centri estivi, il cui costo passerà da 77 euro a quasi 90.

L'intervento sulle tariffe, ha spiegato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, "ci ha consentito rispetto al bilancio presentato in giunta di portare tutti i servizi al livello dell"assestato' ma anche realizzare qualche intervento di policy nuove che l'Aula potrà scegliere e identificare. L'inflazione registra un aumento dei prezzi al consumo al 16%. Noi abbiamo scelto una linea molto attenta alla dimensione sociale: su trasporti e mense siamo stati attorno al 7 per cento e non incidiamo su chi è sotto i 15 mila euro di Isee. Per le rette degli asili nido, quello che viene coperto in misura minore da Roma Capitale può essere coperto dalle risorse dello Stato, quindi da questo punto di vista, tranne che per pochi casi, non si determina un aumento tariffario".

Sul Bilancio presentato dalla giunta attaccano i 5 Stelle, con la capogruppo Linda Meleo che ha dichiarato: "Il Bilancio di previsione 2024-2026 e' preoccupante e molto contrastante. Nel Titolo I mancano i fondi importanti, soprattutto sui Municipi che hanno subito un taglio di circa il 20% rispetto allo scorso anno. Questo significa meno possibilità di fornire servizi essenziali, come quelli sociali, e praticamente zero manutenzioni ordinarie su scuole o verde. Come contropartita, si chiedono più sforzi ai cittadini, con un aumento del costo dei servizi, come degli asili nido sforzi richiesti anche al settore turismo, che ha già visto l'aumento della tassa di soggiorno e l'invio di cartelle pazze per l'errato calcolo della tassa 2022-2023, su cui chiediamo risposte concrete e certe che a tutt'oggi non ci sono".

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