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Appalti Anas, Verdini jr e gli altri indagati non rispondono alle domande del gip

Tommaso Verdini, Fabio Pileri e gli altri indagati sottoposti a misure cautelare nell’ambito dell’inchiesta per corruzione sugli appalti Anas si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia, non rispondendo alle domande del gip.
A cura di Valerio Renzi
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Tommaso Verdini si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia. La stessa condotta difensiva è stata messa in atto dagli altri imputati nell'ambito dell'inchiesta per corruzione sulle commesse Anas: tutti hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari. Verdini jr, che si trova agli arresti domiciliari, non si è neanche presentato di fronte al giudice a Piazzale Clodio da quanto si apprende, facendo pervenire comunicazione scritta per mezzo del suo legale difensore.

L'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il figlio dell'ex parlamentare Denis Verdini, a sua volta indagato, ipotizza i reati di corruzione e turbativa d'asta e ha al centro gli appalti che la società Inver si è aggiudicante dall'Anas.

"L'indagine è durata due anni, il giudice ha impiegato 5 mesi per scrivere l'ordinanza e la scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere era obbligata", così l'avvocato Alessandro De Federicis, che difende Fabio Pileri l'altro socio dell'Inver con Verdini.

"Abbiamo visto molte cose sulle quali avremmo da dire, ma in questa fase dobbiamo prima verificare l'entità dell'accusa. – ha aggiunto – Due annotazioni: in questa inchiesta ci siamo dimenticati tutti della presunzione di innocenza e che i processi in Italia non si riescono più a fare a piede libero. Dopo due anni di indagini avevamo dato la disponibilità, al deposito degli atti, a chiarire perché noi sappiamo di questa indagine da tempo, perché c'era stata una perquisizione nel luglio 2022. Tutto ciò non è avvenuto e oggi ci troviamo con le misure cautelari che privano la libertà a persone che potrebbero essere innocenti". Il legale ha poi chiarito che sta valutando con il suo assistito il ricorso al Tribunale del Riesame.

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