Anziana morta nell’incendio al Pigneto, s’indaga per omicidio colposo: “Casa di accumulatori seriali”

Omicidio colposo e incendio colposo: queste le ipotesi di reato avanzate dal pubblico ministero in relazione alla morte di Annamaria Palma, la donna di settantasei anni morta nell'incendio della sua abitazione a Roma, nel quartiere Pigneto. La notizia è riportata da Il Messaggero.
L'appartamento era pieno di oggetti, scatolini, vestiti, tutti ammassati in ogni angolo della casa: carabinieri e vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a entrare per effettuare i rilievi. L'appartamento è stato sequestrato, e le indagini sono attualmente in corso. L'obiettivo è cercare di capire se la morte della signora poteva essere evitabile o meno.
Secondo le prime informazioni, l'incendio sarebbe partito da alcune candele lasciate accese proprio nella camera da letto della donna, molto probabilmente per risparmiare sull'elettricità. Il fatto che la stanza, e tutta la casa, fosse stipata di oggetti, ha consentito alle fiamme di propagarsi molto velocemente. Per l'anziana, che era allettata, non c'è stato nulla da fare: non è riuscita ad alzarsi dal letto e a lasciare la stanza. Il marito e il figlio che vivevano insieme a lei non sono riusciti a soccorrerla. Quando hanno chiamato i Vigili del Fuoco, era ormai troppo tardi: nonostante la tempestività dell'intervento, Annamaria Palma è stata trovata priva di vita.
Il marito e il figlio della donna sono stati portati in ospedale per accertamenti, ma non sono in gravi condizioni. Soccorsi anche gli animali che vivevano con loro, due cani e un coniglio. I carabinieri hanno sequestrato l'appartamento per ulteriori accertamenti. La palazzina, subito dopo l'incendio, era stata evacuata per scopo precauzionale.