Anziana malata d’Alzheimer strangolata: fermata la figlia, è sospettata di omicidio
È stata fermata la figlia della donna morta ieri in circostanze ancora da chiarire nella sua abitazione di Passoscuro. Secondo una prima ricostruzione, la 66enne – che soffriva di Alzheimer, aveva dei segni sul collo sospetti che hanno indotto i medici a pensare a un possibile strangolamento. La posizione della donna è al momento al vaglio degli investigatori, che indagano sul caso. Al momento non è noto se abbia fornito la sua versione dei fatti o se abbia preferito non parlare.
Sul caso indagano i Carabinieri, coordinati dalla Procura di Civitavecchia. La vittima si chiamava Giovanna Paola Scatena, aveva 66 anni e soffriva di Alzheimer, una malattia degenerativa che ne aveva ridotto le capacità fisiche e mentali. A chiamare i soccorsi sarebbe stata un'amica della signora, che non riusciva a mettersi in contatto con lei. Quando i militari sono arrivati sul posto, la donna era in condizioni disperate: portata d'urgenza all'Aurelia Hospital, è deceduta nonostante i disperati tentativi dei medici di salvarle la vita. Inizialmente si era pensato a un arresto cardiaco: ma la presenza di segni sospetti sul collo ha fatto scattare l'allarme. In casa, al momento della tragedia, c'era solo la figlia, sulla quale sono ricaduti immediatamente i sospetti.
La donna è stata fermata nel pomeriggio di ieri, in attesa che la sua posizione sia chiarita. Le indagini dei Carabinieri sono al momento in corso: saranno ascoltate le persone vicine alla vittima, i parenti e i vicini di casa, per capire se vi fossero attriti con la figlia tali da spingere la donna a uccidere la madre. Lunedì, come riportato da Il Corriere della Sera, la donna comparirà davanti il giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia, che dovrà decidere se convalidare o meno il fermo.