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Fuggì dall’ospedale e fu trovata morta in un campo: condannato il San’Eugenio

La Asl Roma 2 e Italpol sono state condannate in primo grado a pagare un maxi risarcimento di un milione e trecento mila euro per la morte di Ubalda Monnati, paziente 79enne scappata dall’ospedale Sant’Eugenio e trovata cadavere in un campo alla Cecchignola.
A cura di Alessia Rabbai
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Un milione trecentomila euro è il maxi risarcimento al quale il Tribunale civile di Roma ha condannato in primo grado la Asl Roma 2 e la Italpol. Il giudice ha infatti riconosciuto le responsabilità a carico dell'azienda sanitaria, per il grave episodio di un'anziana ricoverata nell'estate 2015 all'ospedale Sant'Eugenio, dal quale si è allontanata di notte senza che nessuno la fermasse e ritrovata cadavere dopo dieci giorni. A ricevere la condanna oltre alla Asl Roma 2 è stato anche l'istituto di vigilanza privata incaricato di occuparsi della sicurezza all'interno del nosocomio, in quanto avrebbe dovuto monitorare i movimenti interni, gli ingressi e le uscite. Un reato che si configurera come "violazione degli obblighi di custodia a protezione da parte dei convenuti in ambito ospedaliero" e riguarderebbe "obblighi accessori del nosocomio violativi dell’affidamento della donna al personale a fini protettivi strumentali alle cure" ossia l'obbligo da parte dell'ospedale di occuparsi del paziente prendendosene cura durante l'intera permanenza all'interno della struttura sanitaria.

Ubalda Monnati fuggita dall'ospedale e trovata morta in un campo

Risale a sei anni fa la tragica vicenda che ha visto coinvolta la paziente settantanovenne Ubalda Monnati, che si trovava ricoverata all'ospedale Sant'Eugenio in zona Eur. La donna si è allontanata indossando ancora il pigiama, senza che nessuno la fermasse. Non solo, secondo quanto emerso in sede d'indagine e riconosciuto dal giudice, le forze dell'ordine sono state avvisate con ritardo rispetto all'orario della scomparsa. Un episodio che ha avuto esiti drammatici: la settantanovenne è stata poi rinvenuta morta in un campo alla Cecchignola. L'avvocato della famiglia di Ubalda Maria Graziano ha spiegato a Il Messaggero che si tratta di una "sentenza storica in Italia che rappresenta un punto di svolta per casi simili perché riconosce il dovere contrattuale dei medici e di una struttura sanitaria di vegliare sui loro pazienti in condizione di fragilità".

Giovanni Manna scomparso dal Gemelli e trovato morto nel Parco dell'Insugherata

La stessa sorte è toccata poche settimane fa a un altro paziente, Giovanni Manna, settantareenne malato d'Alzheimer, scomparso questa volta dall'ospedale Agostino Gemelli di Roma e trovato morto dopo pochi giorni nel Parco dell'Insugherata, nel quadrante Nord. Il figlio Matteo aveva lanciato un appello per chiedere ai residenti di aiutare a cercare il padre, così sono partite le ricerche che si sono concluse con il tragico ritrovamento. Ancora da accertare le responsabilità a carico del Policlinico.

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