Anthony D’Onofrio, il 22enne che guidava carrozze a New York ucciso da una coltellata al petto
Anthony D'Onofrio, ventiduenne italo-americano il cui papà è originario di Castelforte in provincia di Latina, è morto durante una rissa nei pressi di un locale sulla Third Ave a New York la notte di sabato scorso 29 gennaio. Il giovane viveva a Brooklyn, era proprietario di alcune carrozze trainate da cavalli, di quelle utilizzate per portare i turisti in vista per la città e sognava di fare il pilota. Le foto pubblicate sui social network lo ritraggono sorridente, in compagnia dei suoi cavalli. Sono in corso le indagini per ricostruire la dinamica dell'accaduto e il quadro della tragedia: secondo le informazioni apprese erano circa le ore 3 quando il ventiduenne è rimasto coinvolto per cause non note in una lite scaturita nei pressi un locale ed è stato raggiunto da una coltellata al petto. La polizia statunitense indaga per risalire all'autore del gesto, al loro arrivo i poliziotti hanno trovato il giovane a terra in una pozza di sangue. Purtroppo inutile ogni tentativo di salvargli la vita. I funerali di Tony saranno celebrati il prossimo giovedì 3 febbraio e sarà sepolto presso il Resurrection Cemetery di Staten Island.
I messaggi di cordoglio per la morte di Anthony D'Onofrio
Appresa la notizia della scomparsa improvvisa e violenta di Anthony, la comunità italo-americana si è stretta intorno al dolore della famiglia. Suo papà era conosciuto nel picco centro pontino, che conta poche migliaia di abitanti. Tantissimi i messaggi di cordoglio pubblicati sui social network da parte di parenti, amici e conoscenti. "Castelforte sta vivendo, con profondo dolore e partecipazione emotiva, la prematura scomparsa a New York di Anthony D'Onofrio di appena ventidue anni – scive il sindaco Angelo Felice Pompeo – Il giovane, figlio di Giuseppe, era stato a Castelforte qualche anno fa, dove vive uno zio e molti altri dei suoi parenti e amici. Una giovane vita è stata troncata improvvisamente. A noi resta il dolore e l'impegno di vivere affinché certe tragedie non si ripetano mai più".