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Anton ucciso da una guardia giurata a Roma, indagini per risalire alla banda dei furti in casa

Gli investigatori indagano per risalire ai complici di Anton Ciurciumel durante la rapina nell’abitazione di via Cassia a Roma. Si tratterebbe di una banda: al vaglio le telecamere di sorveglianza e le celle telefoniche.
A cura di Alessia Rabbai
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A sinistra Anton Ciurciumel
A sinistra Anton Ciurciumel

La sera in cui Anton Ciurciumel era nell'abitazione in via Cassia a Roma non ha agito da solo, ma si trovava in compagnia di alcuni complici. Almeno quattro persone, compresa la vittima, che si sono intrufolati nell'appartamento prendendo in ostaggio la badante di una donna, durante un tentato furto diventato una rapina. Di questo sono convinti i carabinieri, che indagano coordinati dalla Procura della Repubblica, per risalire all'identità degli uomini che erano con lui durante il 6 febbraio scorso.

Come riporta Il Messaggero oggi c'è la nomina dei consulenti di parte e verrà conferito l'incarico per lo svolgimento dell'autopsia sulla salma di Ciurciumel. Antonio Micarelli, la guardia giurata che gli ha sparato, è indagato per omicidio volontario ed è assistito dagli avvocati Pietro Pomanti e Valerio Orlandi. Agli inquirenti ha dichiarato di aver agito per legittima difesa.

I carabinieri cercano i complici di Anton Ciurciumel

I carabinieri cercano un'auto, una Fiat Punto, a bordo della quale i complici di Anton sarebbero scappati diretti verso il Grande Raccordo Anulare, e sulla quale il ventiquattrenne non ha fatto in tempo a salire per darsi anch'egli alla fuga. Si tratterebbe di una banda dedita ai furti in casa, le telecamere di sorveglianza di zona ne avrebbero immortalato il passaggio la sera stessa del colpo. Gli investigatori cercano di risalire anche alle celle telefoniche agganciate nella zona nell'orario della rapina.

La ricostruzione dell'omicidio di Anton Ciurciumel

Anton Ciurciumel, la sera in cui è rimasto gravemente ferito stava provando a scavalcare il muro che separa il comprensorio dove vive la donna in un appartamento al primo piano di un palazzo, da un'altra proprietà. La guardia giurata Antonio Micarelli gli ha sparato, colpendolo alla nuca, mentre scava scappando. Quando è arrivato il personale sanitario sul posto le sue condizioni di salute erano disperate: trasportato all'ospedale San Filippi Neri, è deceduto alcune ore dopo, a causa di una forte emorragia cerebrale. L'autopsia è necessaria anche a capire se Anton sia stato colpito frontalmente o mentre era di spalle.

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