Annies morta a 36 anni dopo il parto cesareo: aperta un’inchiesta per omicidio colposo
Omicidio colposo è l'ipotesi di reato per la quale indaga la Procura di Latina sulla morte di una trentaseienne deceduta per emorragia dopo il parto cesareo. I tragici fatti sul quale il pubblico miniustero Simona Gentile vuole far luce risalgono alle ore 21 di sabato 24 settembre. Annies Morales Portales, di origini cubane ma residente a Latina insieme alla sua famiglia, che domani avrebbe compiuto trentasette anni, al termine della gravidanza si è recata all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove aveva un parto cesareo programmato. Il neonato sta bene, ma la mamma tre giorni dopo averlo dato alla luce è deceduta per alcune complicanze. Le indagini sono partite a seguito dell'esposto presentato ai carabinieri dal marito assistito dagli avvocati Mario Masciovecchio e Angelo Novelli di Studio3A, con la collaborazione dell’avvocato Vincenzo Cortellessa del foro di Santa Maria Capua Vetere, il giorno dopo alla scomparsa della neomamma. La pm ha aperto un procedimento penale al momento a carico di ignoti. La richiesta è quella di accertare eventuali responsabilità a carico dei medici che hanno avuto in cura Annies, per capire se si sarebbe potuto agire diversamente ed avitarne la morte. Sulla salma è stata disposta l'autopsia e saranno acquisite le cartelle cliniche.
La neomamma morta a tre giorni e cinque operazioni dal parto
Annies era stata ricoverata martedì scorso nel nosocomio di Latina in vista del parto che sarebbe avvenuto, come stabilito precedentemente, tramite intervento chirurgico. Durante la gestazione si sono manifestate alcune complicanze, i medici del Santa Maria Goretti che l'hanno seguita avevano avvisato la donna su possibili emorragie dopo il parto, senza però evidenziare rischi per la sua vita. Dato il quadro clinico i medici hanno ritenuto opportuno anticipare l'appuntamento di un mese e l'hanno operata mercoledì scorso. Dopo il cesareo, come previsto dai sanitari, la paziente è stata colta da un'emorragia ed è stata trasferita nel reparto di Terapia Intensiva e sottoposta a cinque interventi chirurgici in due giorni, per cercare di fermare la fuoriuscita del sangue, purtroppo senza esito.