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Animalisti imbrattano i leoni dell’obelisco di piazza del Popolo a Roma: 2 denunciati

Gli animalisti hanno imbrattato i leoni dell’obelisco di piazza del Popolo a Roma. “Basta animali nei circhi”, lo slogan dei manifestanti. Carabinieri sul posto.
A cura di Enrico Tata
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Un gruppetto di animalisti ha imbrattato con vernice gialla e rossa i leoni dell'obelisco di piazza del Popolo a Roma. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia Roma Centro e della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, che hanno denunciato in stato di libertà un trentaduenne romano e una ventottenne triestina, attivisti del movimento "Ribellione Animale".

Stando a quanto si apprende, gli animalisti hanno srotolato un grande striscione con la scritta: "Basta animali nei circhi". Si tratterebbe di un uomo e una donna, accompagnati dai militari per gli accertamenti del caso.

Secondo quanto ricostruito, il gesto è stato fatto per lanciare una campagna animalista. "Diamo il lancio alla nuova campagna Kimba, Ruggiti di libertà", si legge in alcuni post pubblicati sui social.

Il riferimento è a Kimba, il leone di otto anni scappato dal circo Rony Roller a Ladispoli. Per sette ore l'animale ha vagato tra le vie del paese  e poi è stato bloccato a tarda serata con un sedativo. In seguito all'episodio, molti gruppi e associazioni animaliste avevano protestato contro l'utilizzo degli animali nei circhi.

L'azione è stata rivendicata da "Ribellione Animale", che specifica che si tratta di vernice rimovibile. L'azione apre la "Campagna Kimba", "campagna di disobbedienza civile nata ed ispirata dalla Ribellione di Kimba, il leone prigioniero scappato dal circo lo scorso 11 novembre a Ladispoli. Costretto a esibirsi quasi ogni giorno per poi tornare in un’angusta gabbia, Kimba sceglie di fuggire dal regime di agonia e sfruttamento a cui è sottoposto. La fuga di Kimba è quindi un atto di Ribellione, di Resistenza e di autodeterminazione dal quale, come esseri umani, abbiamo tutto da imparare. Attraverso le azioni dirette nonviolente, il movimento Ribellione Animale vuole ottenere l’abolizione dell’utilizzo degli animali non umani nei circhi e la loro Liberazione".

La situazione nei circhi italiani è "abominevole, gli animali sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura, subendo maltrattamenti nocivi al benessere di qualsiasi essere vivente e degradanti per la loro dignità. Lo sfruttamento animale che avviene nei circhi è violento e opprimente".

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