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Indagine sulla morte di Andrea Purgatori

Andrea Purgatori e il caso Emanuela Orlandi: “Il Vaticano ha usato la strategia del silenzio”

Andrea Purgatori durante la sua carriera professionale di giornalista si è occupato, tra gli altri casi, anche della scomparsa di Emanuela Orlandi. Ha partecipato al documentario Netflix ‘Vatican Girl’ che ha fatto conoscere la sparizione della 15enne cittadina vaticana in tutto il mondo.
A cura di Alessia Rabbai
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C'è anche la scomparsa di Emanuela Orlandi tra i principali casi di cronaca sui quali lavorò il giornalista Andrea Purgatori durante la sua carriera professionale. Lo sceneggiatore, e autore televisivo è morto mercoledì 19 luglio a Roma. Era ricoverato in ospedale e il decesso è sopraggiunto all'età di settant'anni, al termine di una malattia fulminante. A riportare la notizia della sua scomparsa l'agenzia Ansa. Purgatori era già in attività quando quarant'anni fa la cittadina vaticana è scomparsa e ha partecipato alla docu-fiction ‘Vatican Girl' di Netflix.

In un articolo del 20 luglio del 1983 pubblicato sul Corriere della Sera Purgatori ha commentato la presunta scelta dell'avvocato Gennaro Egidio fatta dallo zio di Emanuela, Mario Meneguzzi: "Lo ritengo più adatto a questo genere di cose del mio legale abituale, l'avvocato Adolfo Gatti". Andrea Purgatori ha intervistato anche Mehmet Ali Agcà, l'attentatore di Papa Giovanni Paolo II. Nell'intervista andata in onda il 14 dicembre 2022 su ‘Atlantide' l'ex militante dei Lupi Grigi ha detto che "la storia del sesso e del banco ambrosiano, dei riti satanici, è una menzogna. C'è una sola verità: Emanuela Orlandi è collegata con il Terzo segreto di Fatima. Un gruppo di persone dentro il Vaticano ha organizzato questo rapimento. Doveva servire soltanto per ottenere la mia liberazione".

Le parole di Purgatori sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Andrea Purgatori a giugno scorso è intervenuto in ufficio di presidenza della I Commissione del Senato sulla discussione sull'istituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela: "Nella mia esperienza sul caso Orlandi ho capito che c'erano cose di cui non si voleva parlare, ad esempio il ruolo dei servizi segreti – per Purgatori non ci sarebbero problemi di compatibilità tra commissione e riapertura dell'indagine – Esiste un aspetto di ‘strategia del silenzio' che la Santa Sede ha usato e ben venga il fatto che il Papa abbia deciso di andare a fondo, ma non riesco a vedere il conflitto di interessi tra l'indagine penale e quella che potrebbe fare una Commissione di inchiesta utile a ricostruire uno scenario".

La partecipazione al documentario "Vatican Girl"

Andrea Purgatori annovera tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al documentario prodotto da Netflix ‘Vatican Girl' uscito nell'autunno del 2022, tradotto in 16 lingue e distribuito in 93 Paesi, che ha fatto conoscere la sparizione della quindicenne cittadina vaticana in tutto il mondo. Un lavoro, del quale tiene le fila davanti alla telecamera, uscito in concomitanza con l'allora avvicinarsi del quarantesimo anniversario dalla scomparsa di Emanuela, che è stato lo scorso 23 giugno, quando in piazza San Pietro suo fratello, l'avvocata Lara Sgro, alcuni membri della famiglia Orlandi e tantissime persone a loro vicine hanno presenziato all'Angelus di Papa Francesco, con striscioni e foto della ragazza. Purgatori ha seguito il caso Orlandi fin dalla sua sparizione, come ha seguito le varie piste che negli anni sono state ipotizzate dal terrorismo internazionale ed Alì Agca, il Vaticano, gli abusi sessuali e i soldi, ritenendo quest'ultima la più attendibile.

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