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Ancora attacchi all’inceneritore: “Gualtieri condanna Roma a vivere tra rifiuti e inquinamento”

“L’inceneritore non serve, esistono alternative sostenibili e più rapide”, hanno dichiarato i consiglieri regionali Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) e Adriano Zuccalà (Movimento 5 Stelle) in una conferenza stampa che hanno tenuto oggi.
A cura di Enrico Tata
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Domani un presidio dei comitati NoInc contro il termovalorizzatore di Roma e oggi una conferenza stampa tenuta dai consiglieri regionali Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) e Adriano Zuccalà (Movimento 5 Stelle) per dire no all'impianto voluto dal sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri.

Secondo Zeppieri e Zuccalà, "Gualtieri condanna Roma e la Regione Lazio a vivere tra rifiuti e inquinamento. L’inceneritore non serve, esistono alternative sostenibili e più rapide". Per i due consiglieri basterebbero 200 milioni di euro e due anni per "una riconversione degli impianti già esistenti, produrre più indifferenziata fino a doverla acquistare per alimentare l'inceneritore invece di potenziare la raccolta differenziata e il recupero delle materie".

Zuccalà è stato sindaco di Pomezia e Zeppieri è stata assessora ad Albano Laziale, i due comuni che confinano con Santa Palomba, la periferia a Sud di Roma dove dovrebbe sorgere il termovalorizzatore.

Zeppieri ha spiegato di aver presentato "valide alternative che hanno come obiettivo non solo quello di eliminare l’inceneritore da ogni programma futuro ma di creare impiantistica alternativa nella nostra Regione, affinché si possa chiudere qui il ciclo dei rifiuti. Le nostre proposte sono quelle di convertire e delocalizzare gli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) già esistenti su Roma, Rocca Cencia e Salario, e di costruire dei piccoli impianti di compostaggio aerobico, così come richiesto dagli stessi comitati di cittadine e cittadini presenti sul territorio". 

Uno dei problemi, secondo i consiglieri, è legato alle tempistiche di realizzazione del nuovo impianto, con il bando di gara, previsto ad agosto, che in realtà non è stato ancora pubblicato: "Non capiamo perché un commissario straordinario che ha nei suoi obiettivi proprio quello di risolvere i problemi velocemente ed efficacemente, non debba prendere in considerazione proposte alternative più rapide, più economiche e più sostenibili. Questo credo sia il momento per le istituzioni che si stanno arroccando nelle loro scelte insensate e per le forze politiche che si nascondono nei loro silenzi strategici, di essere chiari e trasparenti verso la cittadinanza. Noi abbiamo bisogno di tutti quelli che vogliono realmente e con convinzione combattere questa battaglia".

Per Zeppieri e Zuccalà, inoltre, "l'inceneritore produce scorie pericolose da trattare che andranno smaltite in discariche, confutando la dichiarazione trionfalistica di Gualtieri che annunciava la fine dell’epoca delle discariche”.

La giunta Rocca ha annunciato un nuovo piano rifiuti, ma nel frattempo, spiegano i due consiglieri, "non possiamo esimerci dal ricordare al Presidente Rocca che è necessario aprire immediatamente un tavolo di confronto istituzionale tra la Regione e il Comune, perché, secondo i piani di Gualtieri, l’inceneritore sarà pronto nel 2026, a Giubileo e commissariamento concluso, e l’impianto tornerà nell’ambito delle competenze regionali. Cosa faremo a quel punto? Saremo costretti a comprare indifferenziata dalle altre regioni per alimentare l’inceneritore? Vogliamo davvero nasconderci dietro le funzioni commissariali condannando la nostra cittadinanza e il nostro territorio a una gestione dei rifiuti obsoleta, dannosa e inquinante?".

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