Anche nel Lazio è emergenza siccità: Zingaretti chiede lo stato di calamità, si teme il razionamento
Il presidente della Regione Lazio Zingaretti si appresta a proclamare lo stato di calamità naturale: la siccità degli ultimi tempi sta provocando una vera e propria emergenza idrica anche su tutti i territori della regione Lazio.
"Nelle prossime ore proclamerò lo stato di calamità naturale – ha annunciato il governatore della regione Nicola Zingaretti – Lo stato di calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure e a invitare i sindaci alle prime norme di contenimento", ha spiegato. "Ovviamente dobbiamo prepararci ad una situazione che sarà molto critica che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività a cominciare dai consumi familiari", ha poi concluso.
Il rischio è il razionamento
Secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Autorità di Bacino, diventa sempre più alta la probabilità che nella regione Lazio venga applicato il razionamento dell'acqua già nei prossimi giorni. Si partirebbe da un'iniziale diminuzione della potenza dell'acqua, di cui risentirebbero soprattutto le zone a bassa pressione, come gli appartamenti che si trovano ai piani più alti. Ma non solo: a risentirne maggiormente sarebbe anche l'agricoltura.
Il razionamento dell'acqua nelle province
Nel frattempo, continuano le analisi sulle province del Lazio, come riporta in una nota su Facebook anche la pagina di Meteo Lazio. In quella di Roma le analisi dimostrano un deficit pluviometrico pari a quello registrato nel 2017: per il momento la capitale potrebbe evitare le prime misure di limitazione. Diversamente, però, si prevede possa accadere nella zona dei Colli Albani, dove potrebbero essere disposti provvedimenti per la turnazione idrica. Nella provincia di Rieti la turnazione riguarderebbe 20 comuni sui 58 totali, mentre a Viterbo 14 su 31. A Frosinone interesserebbe 20 comuni su 91 totali, mentre sulla provincia di Latina la severità idraulica appare bassa e tende a peggiorare.