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Amedeo Ciaccheri (Liberare Roma): “A Pd e Calenda diciamo che servono responsabilità e passione”

Il leader della sinistra civica di Liberare Roma in un’intervista con Fanpage.it torna a chiedere alla coalizione progressista di non dividersi e di fare presto, con regole condivise per scegliere programma e candidato sindaco per le prossime elezioni comunali. Di fronte alle polemiche di Calenda e l’attendismo del PD dice: “Serve abbandonare il tafazzismo perché c’è una grande sfida per il futuro da affrontare. Allo sfascio invece non ci tengo e noi non vi parteciperemo”.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo l'ennesima attacco del candidato in pectore Carlo Calenda al Partito Democratico, che prosegue con il suo attendismo nell'individuare un candidato sindaco per la città di Roma, esplorando la possibilità di un possibile accordo con il Movimento 5 Stelle senza Virginia Raggi, il tavolo di coalizione del centrosinistra sembra essere a un passo dal naufragare definitivamente. Il minisindaco dell'VIII Municipio e portavoce di Liberare Roma Amedeo Ciaccheri, torna invece a chiedere unità a tutti gli attori in campo, e di farla finita con le polemiche procedendo con le primarie di coalizione.

Il tavolo del centrosinistra per Roma è ormai archiviato?

Il tavolo è alla prova del nove. Le elezioni a Roma saranno uno spartiacque sui prossimi 10 anni per il rilancio della città, e in questo contesto una coalizione progressista può vincere solo se sarà capace nelle prossime ore di affrontare questi mesi con passione e serietà. Il lavoro urgente è indicare data e regole per le primarie e mobilitare le forze politiche all'ascolto della città. Se invece ci perdiamo in un balletto di webinar di ceto politico, lasceremo il campo a disillusione e confusione.

Carlo Calenda e il PD continuano a non capirsi, ormai una possibile alleanza o un sostegno dei dem a Calenda è da considerarsi archiviata?

Liberare Roma è stata la prima forza in campo a dire una cosa semplice: coalizione larga e primarie. Dividere il campo progressista sarebbe un errore imperdonabile. C'è una destra forte e radicata a Roma che non sta dimostrandosi all'altezza di una proposta per Roma. Per questo continuo a credere che insieme si vince e si realizza una grande progetto: una città accogliente, giusta, manutenuta, ecologica, internazionale, innovativa. Carlo Calenda e ogni futuro candidata sindaca o sindaco dovranno dimostrare di saper cucire l'alleanza democratica per Roma e le intelligenze, gli attivisti e le attiviste, le forze ci sono per risollevare la città. Perciò sono convinto che ora serve abbandonare il tafazzismo perché c'è una grande sfida per il futuro da affrontare. Allo sfascio invece non ci tengo e noi non vi parteciperemo.

E la sinistra civica che rappresenti cosa fa? Sembrate anche voi un po’ alla finestra a vedere che succede…

Siamo in strada, siamo impegnati tutti i giorni a tutti i livelli, dalla solidarietà alle istituzioni. Abbiamo dimostrato che è possibile mobilitare energie in città lanciando a piazza San Silvestro proprio quello che riteniamo più urgente, una mobilitazione generale accanto alle categorie colpite dalla crisi e ai territori. Domani e sabato saremo in quindici quartieri per ogni Municipio di Roma per ascoltare e organizzare la partecipazione popolare per cambiare la città. E non solo: domenica parteciperemo a 6 piazze per la solidarietà e il mutuo soccorso. La sinistra fa il suo lavoro se è utile, politicamente e socialmente. Ecco, noi abbiamo a che fare con la carne viva della città. Per il resto non cambiamo opinione: servono coalizione e primarie

Un’alleanza PD e M5S a Roma è fantascienza o serve solo il candidato giusto?

In questi ultimi anni pochi hanno lavorato attivamente per il disgelo fra centro-sinistra e movimento 5 stelle e noi siamo stati i primi, ma il giudizio su Virginia raggi e su tutta la classe politica del Movimento 5 stelle che ha governato in Campidoglio e nei municipi è da tempo definitivo. Non c'è una questione personale con l'attuale Sindaca. Il governo del Movimento 5 stelle ha fallito la sua prova su Roma complessivamente e chi crede che le sentenze risolvano un nodo politico e di credibilità, commette errori già fatti in passato e si candida a un operazione di sciacallaggio che non interessa alle romane e ai romani. Dopo più di 4 anni d'opposizione siamo chiamati a fare la nostra proposta come coalizione, non ci sono scorciatoie.

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