Alphaville scomparso da Roma, nuove ricerche in un’area più impervia della Marcigliana
Sulla scomparsa di Alphaville Pedrosa De Melo gli investigatori del Commissariato Viminale stanno valutando nuove ricerche in zona Marcigliana a Roma. Vorrebbero provare a scandagliare un'area più impervia, con fossati, rovi ed una fitta vegetazione, inaccessibile alle telecamere dei droni e al fiuto dei cani. Sarebbe l'ultima porzione rimasta inesplorata della vasta area nella campagna Nord Est di Roma tra via Nomentana e via Salaria, all'interno della quale il 15 gennaio scorso è stata ritrovata l'auto del trentunenne, una Peugeot 308. Una porzione di territorio dove in una prima fase di ricerche non sono riusciti ad arrivare.
Le ricerche alla Marcigliana sono terminate lo scorso lunedì, vigili del fuoco, forze dell'ordine, unità cinofile della guardia di finanza, voltari della protezione civile e operatori di Penelope hanno battuto il territorio con attenzione, ma non lo hanno trovato. I sopralluoghi sono partiti dopo il ritrovamento della macchina, all'interno della quale c'era la camicia azzurra che l'uomo indossava spesso durante le videochiamate con sua madre ed altri effetti personali, ma di lui nessuna traccia. Accanto ad un cancello sono stati rinvenuti una delle sue scarpe ed il giubotto.
L'ipotesi che sta prendendo piede in queste ore è che Alphaville possa trovarsi ancora alla Marcigliana, le ricerche potrebbero ripartire. L'idea è d'intervenire ancora, per rimuovere rovi e vegetazione dalle aree più difficili da raggiungere, in questo modo l'intera area sarà ispezionata. Il Commissariato del Viminale coordinato dalla Procura della Repubblica indaga a tutto campo, una delle ipotesi accreditate è che Alphaville, da novembre 2024 a Roma, sia finito in un giro di droga. Anche sua madre è convinta che si trovi in pericolo, ai giornalisti ha confessato: "Ho capito che diceva un sacco di bugie".
A sua mamma infatti l'uomo, che martedì scorso ha compiuto trentuno anni, aveva detto che nella Capitale lavorava come autotrasportatore, ma non era vero. Gli investigatori nel frattempo hanno ascoltato i suoi ultimi contatti reperiti dai tabulati telefonici, senza lasciare nulla al caso. A niente hanno portato anche le ricerche fatte in un ex orfanotrofio, una struttura fatiscente, che si trova a poca distanza dal luogo del ritrovamento dell'auto.