Allo stadio Olimpico bandiere e striscioni per Fabio Palotti, l’operaio morto alla Farnesina
Cori, un grande striscione in curva Sud, una bandiera col volto di Fabio e la scritta ‘per sempre con noi'. Così l'Olimpico ha voluto ricordare Fabio Palotti, l'operaio morto alla Farnesina, che tra l'altro si trova a pochi passi dallo stadio, mentre stava aggiustando un ascensore. Durante la semifinale di Conference League vinta dalla Roma contro il Leicester, i tifosi giallorossi hanno anche voluto salutare per l'ultima volta Fabio, grande tifoso della Roma.
Continuano le indagini sulla morte di Fabio Palotti
Le indagini sulla morte del 38enne, intanto, vanno avanti. Gli inquirenti stanno cercando ancora di verificare il motivo per cui l'ascensore che stava riparando si sia mosso nonostante il blocco attivato. Su questo ancora non ci sono certezze, ma l'autopsia eseguita sul corpo di Palotti ha fornito importanti indizi su come è morto. È deceduto sul colpo, schiacciato dal peso dell'ascensore.
I risultati dell'autopsia eseguita sul corpo dell'operaio morto alla Farnesina
Non c'è stata agonia, non ha avuto il tempo di fare nulla in seguito all'impatto, ma probabilmente si è accorto di quanto stava per accadergli e per questo, mentre vedeva l'ascensore cadergli addosso, ha gridato disperatamente aiuto. Le sue grida sono state sentite da un funzionario della Farnesina, che ha chiesto ai carabinieri di andare a controllare. Non hanno trovato niente di strano, ma anche se la loro ispezione fosse stata più approfondita, Palotti non poteva essere salvato. Resta da chiarire, però, come mai l'ascensore si sia mosso mentre lui stava effettuando lavori di riparazione. Il suo telefono è stato ritrovato sul tetto dell'impianto.