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Allenatore accusato di violenza sessuale su un’atleta 15enne: “Mi ha messo le mani ovunque”

L’atleta vittima di presunti episodi di violenza sessuale da parte dell’allenatore di nuoto è stata ascoltata in sede d’incidente probatorio. Il coach rischia di finire a processo.
A cura di Alessia Rabbai
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"Mi ha messo le mani ovunque. Mi fidavo di lui, ora non sono più la stessa". A parlare è l'atleta al tempo quindicenne vittima di un presunto episodio di violenza sessuale da parte del suo allentore. L'adolescente è stata ascoltata in sede d'incidente probatorio alla presenza del pubblico ministero Antonio Verdi e della giudice delle indagini preliminari Valeria Tomassini. La Procura della Repubblica di Roma ha chiuso l'inchiesta nei confronti del mister ventisettenne della squadra giovanile Unione nuoto Friuli il quale, difeso dagli avvocati Mario Stagliano e Maria Serbelloni, ha sempre negato le accuse che gli sono state rivolte.

Il racconto dell'atleta vittima di presunta violenza sessuale

I fatti che sono contestati al coach della squadra di nuoto risalgono al 10 agosto del 2021. Secondo quanto raccontato dalla ragazza, assistita dal legale di parte civile Stefano Comand, era la sera prima della gara ai campionati italiani di nuoto, intorno alle ore 21 e l'allenatore era nella sua camera d'albergo in zona Prati a Roma durante la trasferta. "La mia migliore amica mi aveva detto che il coach mi stava aspettando in nella sua stanza, io l'ho raggiunto. Appena arrivata mi ha detto di andare a dormire, perché avrei avuto la gara presto – racconta l'atleta, come riportato dal Corriere della Sera – Mi ha chiesto di lasciargli lo smartphone, perché sospettava che lo usassi di notte e non dormissi. Gli ho detto di no, ma lui me lo ha tolto dalle mani. Mi ha fatto domande sul mio fidanzato, usando termini volgari e alle quali mi sono rifiutata di rispondere. Poi mi ha chiesto di sdraiarmi sul letto, voleva che dormissi lì con lui, gli ho risposto di no".

L'allenatore allora – secondo il rcconto dell'atleta – le ha chiesto di abbracciarlo. "Ho pensato, facciamo questo abbraccio poi me ne vado, invece lui mi ha messo le mani ovunque. Sono scappata via". Da quel momento, ha spiegato l'adolescente, la sua vita è cambiata: "Non sono stata più la stessa, mi sono chiusa". Con il termine delle indagini si dovrà attendere se verrà chiesto il rinvio a giudizio, l'allenatore che rischia di finire a processo e potrebbe essere chiamato a rispondere per violenza sessuale su minore.

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