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Allenatore abusa di due allieve, una è minorenne: “Ti aiuto a fare stretching”, poi le violenze

Un episodio nella palestra di un centro sportivo, l’altro in quella scolastica ai danni di una ragazzina di neanche 14 anni: per l’allenatore è arrivata la condanna.
A cura di Beatrice Tominic
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Ha abusato di due allieve mentre si svolgeva il suo lavoro di allenatore in una palestra di Roma nord, in zona Tor di Quinto e di professore di educazione fisica a scuola, in zona Settebagni. Con la scusa di aiutarle a fare stretching si è avvicinato a due ragazzine, una delle quali non ancora quattordicenne, e ha abusato di loro. Finito a processo con una richiesta della pena di 2 anni e 10 mesi, nei suoi confronti è scattata una condanna di tre anni.

I racconti delle ragazzine dopo gli abusi

Le due ragazzine non si conoscevano, ma si sono trovate entrambe davanti allo stesso allenatore che ha abusato di loro, una nella palestra di un centro sportivo, l'altra, la più piccola, all'epoca dei fatti non ancora quattordicenne, in una palestra scolastica.

Entrambe si fidavano dell'uomo che, oltre che come preparatore atletico, lavorava anche come insegnante di sostegno a scuola. Con la scusa di aiutarle a fare stretching, in entrambi i casi, ha tentato un approccio con le ragazzine, abusando di loro.

Le testimonianze in aula e le condanne

Il primo episodio risale al 4 novembre del 2021, in una palestra. L'allenatore le aveva detto di chinarsi per alcuni esercizi, poi si è avvicinato a lei, l'ha stretta per i fianchi e ha iniziato a toccarsi solo dopo che l'allieva si è girata a guardarlo. La seconda volte, invece, è successo in un edificio scolastico, il primo giugno del 2023, mentre la ragazzina si trovava sul quadro svedese. Anche in questo caso, prima c'è stato il suggerimento di svolgere degli esercizi, poi ha iniziato a stringerla da dietro a più riprese, la teneva per un'anca, fino ad appoggiarsi e ad infilarle la mano sotto alla maglietta.

Dopo qualche mese di indagini da parte del pm, come riporta la Repubblica, il preparatore atletico è finito a processo: i giudici di primo grado lo hanno condannato a tre anni di carcere.

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