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Panico al Ghetto di Roma per un allarme bomba: era un’esercitazione, dice la Comunità ebraica

Allarme bomba al Ghetto ebraico di Roma, ma la Comunità precisa: “Era una esercitazione programmata, l’evacuazione della scuola ebraica era concordata”.
A cura di Enrico Tata
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Allarme bomba al Ghetto ebraico di Roma intorno alle 11 di oggi, 18 ottobre, con la scuola ebraica evacuata e i bambini fatti uscire dall'edificio. Ma la Comunità ebraica della Capitale, riporta l'Agenzia Ansa, ha precisato che quanto avvenuto questa mattina alla scuola del Portico d'Ottavia era un'esercitazione e quindi l'allarme bomba era fittizio. L'evacuazione, perciò, era concordata con la scuola. Tuttavia, in precedenza, la stessa Comunità aveva diffuso una nota che informava dell'allarme e che sosteneva che si fosse trattato di una telefonata anonima arrivata alla scuola.

Le sedi delle scuole ebraiche di Roma si trovano in via del Tempio e in via del Portico d'Ottavia.

"Quanto avvenuto questa mattina alla scuola del Portico d'Ottavia era un'esercitazione e quindi l'allarme bomba era fittizio e l'evacuazione della scuola concordata precedentemente", la nota della Comunità. Intorno alle 11.40 la situazione è tornata infatti alla normalità e i bambini sono stati fatti rientrare nelle loro aule.

La prima nota della Comunità ebraica che informava dell'allarme bomba

In una nota pubblicata dalla Comunità Ebraica di Roma e riportata dalle agenzie di stampa si leggeva che "nella giornata odierna, la Scuola Ebraica di Roma è stata evacuata in via precauzionale a seguito di una chiamata anonima che ha richiesto l'intervento delle autorità competenti. Sono state attivate tempestivamente tutte le procedure di evacuazione già ben consolidate e i protocolli di sicurezza stabiliti. Con il supporto delle forze dell'ordine tutti gli studenti e il personale scolastico si trovano ora al sicuro in un luogo protetto. Al momento non ci sono elementi di allarme da segnalare".

Il Ghetto di Roma è stato subito circondato dalle forze dell'ordine, ma a quanto pare si trattava di una esercitazione programmata.

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