All’aperitivo elettorale di Virginia Raggi c’è Giuseppe Conte: “Ci davano per morti andiamo avanti”
Dopo il primo appuntamento elettorale a Ostia, la campagna di Virginia Raggi per centrare il secondo mandato passa per la Città dell'Altra Economia di Testaccio dove ieri si sono riuniti centinaia di militanti e sostenitori del Movimento 5 Stelle per sostenere la sindaca uscente. A sorpresa arriva Giuseppe Conte. L'ex premier e guida della rifondazione grillina è in prima fila per fugare ogni dubbio sulla timidezza dell'appoggio dei vertici pentastellati a Raggi. Solo poco prima l'ormai ex Alessandro Di Battista aveva attaccato a testa bassa: "Non difendono Virginia dagli attacchi del PD, è inconcepibile". Tra brindisi, tartine e selfie – i partecipanti hanno pagato un contributo di 22 euro per la campagna elettorale – Conte scandisce il suo appoggio: "Virginia à una donna tosta. È iniziato un processo complesso, nessuno ha la bacchetta magica, le persone non vanno prese in giro. Ha tutte le carte in regola per richiedere continuità amministrativa. Apprezziamo il lavoro fatto, i risultati già si vedono. L'esperienza darà ancora più forza per completare questo cammino". "Il M5s era dato per morto, distrutto, disperso.. e invece noi abbiamo ancora tanto da dare al paese ed abbiamo le idee chiare", conclude Conte.
Virginia Raggi: "O vinciamo o si mangeranno di nuovo tutto"
Dopo Conte, che sfoggia a favore di telecamera la maglietta di ‘Virginik' in vendita a un gazebo, arriva per telefono il sostegno di Luigi Di Maio: "Vedo che i tuoi avversari ti attaccano, tu non ti curar di loro. Hanno fatto di tutto per farla cadere, credo che molti oggi si debbano scusare con lei. La sosteniamo pienamente. Il grande lavoro che avete fatto non può finire qui". E Raggi quando prende il microfono è pronta a dare la scossa ai suoi, anche se i sondaggi che la danno fuori dal ballottaggio o in grossa difficoltà al secondo turno, la sindaca scandisce: "Abbiamo una sfida davanti, quella del secondo mandato, sarà difficile ma ci candidiamo a vincere. Avevamo preso un impegno, invertire la rotta, lo abbiamo fatto. Amiamo talmente tanto la nostra città che non vogliamo più vedere gli scempi di prima". Poi arriva l'oratoria della prima ora, quella del è tutto un magna magna: "Abbiamo una occasione unica, o noi rivinciamo Roma adesso o si mangeranno di nuovo tutto. Niente più fondi per parchi, autobus, le cose che servono per i cittadini, spenderanno per altro".