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Alfredo Cospito: sarà una settimana di nuove manifestazioni a Roma

Dopo la manifestazione di sabato scorso a Trastevere, terminata con tafferugli e fermi, ieri si è tenuta un’assemblea per organizzare nuove mobilitazioni in sostegno di Alfredo Cospito. Intanto il governo annuncia la linea dura: e il detenuto anarchico, le cui condizioni peggiorano, è al 104° giorno di sciopero della fame.
A cura di Redazione Roma
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Dopo i tafferugli di sabato scorso a Trastevere, quando la manifestazione degli anarchici in solidarietà con Alfredo Cospito è terminata con una caccia all'uomo per i vicoli del quartiere tra la movida del sabato sera e quarantuno persone (molti giovanissimi) denunciate per resistenza dopo una lunga notte di fermo, le mobilitazioni per il detenuto in sciopero della fame ormai da 104 giorni non si fermano.

Ieri un'assembla a piazza dell'Immacolata a San Lorenzo ha fatto il punto della situazione. L'incontro, tenutosi all'aperto nonostante il freddo pungente, ha visto il susseguirsi gli interventi di diverse realtà romane (non solo anarchici, anche diversi centri sociali), con l'obiettivo di stilare un calendario di mobilitazione che sarà reso noto a breve. In programma ci sarà sicuramente un'assemblea per allargare la partecipazione, e con tutta probabilità un nuovo corteo per la giornata di sabato 4 febbraio.

La vicenda dell'anarchico in lotta contro il 41bis rischia di avvitarsi in un crescendo di tensioni. Ieri dal governo infatti è stata annunciata la linea dura con una nota di Palazzo Chigi: "Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l'obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici. Lo Stato non scende a patti con chi minaccia".

Dopo un comunicato simile è difficile pensare che il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenga autonomamente per salvare la via al militante anarchico, e il pronunciamento della Cassazione sulla revoca del regime di detenzione al 41 bis per Cospito si terrà solo il prossimo 7 marzo. Ma le condizioni del detenuto ristretto nel carcere di Sassari si aggravano ogni giorno di più.

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