Alex Van Damme aggredito sul lungotevere a Roma: l’attore trasportato in ospedale
Momenti di paura per l'attore Alex Van Damme, aggredito sul lungotevere dei Cenci a Roma. I fatti risalgono alla scorsa notte, tra sabato 6 e domenica 7 febbraio, e sono avvenuti all'altezza di piazza delle Cinque Scole. Autore della violenza sarebbe un quarantenne cittadino iracheno, arrestato con l'accusa del reato di lesioni personali gravi. Secondo le informazioni apprese Van Damme e il suo aggressore stavano discutendo in strada, pare per motivi legati a quesione economiche. L'attore quarantaquattrenne aveva chiesto al suo interlocutore che gli restituisse dei soldi a lui prestati in precedenza, ma l'altra persona non ha accettato e ne è nata una discussione animata, che poi è degenerata. Il quarantenne ha picchiato Van Damme, ha raccolto un sanpietrino e l'ha utilizzato per colpirlo anche in pieno volto, poi ha cercato di tagliarlo con un coccio di bottiglia.
Alex Van Damme in ospedale con trauma cranico e ferite su corpo e volto
Una lite che è andata avanti fino a quando l'attore non è riuscito a liberarsi e a chiedere aiuto alle forze dell'ordine, raggiungendo una pattuglia dei carabinieri poco distante, impegnata nei controlli sul territorio, mentre l'aggressore alla vista dei militari si è dato alla fuga. I carabinieri hanno chiamato la centrale, che ha inviato sul posto i colleghi della Stazione Roma Piazza Farnese. In breve tempo i militari hanno rintracciato l'aggressore, che si trovava poco distante dal punto esatto in cui è nata la discussione. Inisieme ai carabinieri è intervenuto il personale sanitario arrivato in ambulanza. Entrambi infatti hanno dovuto ricorrere a cure mediche. Van Damme, traspostato al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, è stato refertato con ventuno giorni di prognosi, a causa di un trauma cranico e delle ferite riportate in vare parti del corpo. Anche il quarantenne è stato medicato. Dopo la tappa in ospedale, il responsabile dell'aggressione è stato arrestato, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, per la celebrazione del rito direttissimo.