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Alessio D’Amato passa dal Pd ad Azione di Calenda: “Altri mi seguiranno presto”

Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità della Regione Lazio, ha annunciato oggi il suo passaggio dal Partito democratico ad Azione di Carlo Calenda.
A cura di Enrico Tata
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Carlo Calenda e Alessio D'Amato
Carlo Calenda e Alessio D'Amato

Ex assessore alla Sanità di Nicola Zingaretti, candidato presidente del centrosinistra alle scorse elezioni regionali nel Lazio, Alessio D'Amato è diventato noto poiché, a detta di molti esperti, ha ben guidato la strategia sanitaria della regione della Capitale durante l'emergenza Covid e, successivamente, nella campagna di vaccinazione. Oggi ha ufficializzato il suo passaggio dal Partito democratico ad Azione di Carlo Calenda.

In realtà l'iscrizione di Alessio D'Amato al Partito democratico è recentissima. Romano, classe 1968, è cresciuto politicamente tra il Partito dei Comunisti italiani di Diliberto e Rifondazione Comunista. È stato eletto assessore in qualità di tecnico, poi negli ultimi mesi è passato ufficialmente al Pd.

Ha fatto un passo indietro, pubblicamente, dopo la partecipazione della segretaria del Pd, Elly Schlein alla manifestazione del Movimento 5 Stelle in cui Beppe Grillo ha pronunciato alcune contestate battute.  "Ho comunicato a Stefano Bonaccini le mie dimissioni dall'Assemblea Nazionale del PD. Brigate e passamontagna anche No. È stato un errore politico partecipare alla manifestazione dei 5S. Vi voglio bene, ma non mi ritrovo in questa linea politica", aveva annunciato D'Amato un mese fa.

Oggi è arrivato l'annuncio ufficiale del passaggio ad Azione. Così D'Amato: "In modo leale ho detto che non condividevo alcune iniziative intraprese" quindi "ho preso atto che non c'è stata alcuna risposta: ne prendo atto dolorosamente ma anche in maniera molto consapevole. Ho scelto di aderire ad Azione per portare avanti un fronte riformista in questo paese e soprattutto per lavorare sulle questioni concrete a partire dalla sanità pubblica. Nel Pd sono molti a pensarla come me, ricevo tanti messaggi: è chiaro che non e' semplice ma penso che ne prossimi mesi ci saranno altre scelte come la mia".

Secondo Calenda, l'arrivo di D'Amato sarà presto seguito da altri: "Credo che sarà un processo lungo di arrivi, alcuni di maggiore valenza nazionale e altri più locali ma è un processo che si è messo in moto e credo che nei prossimi mesi ce ne saranno altri". 

L'arrivo di D'Amato, ha sottolineato Calenda, ha "un valore simbolico importante" poiché punta ad accogliere culture "Che hanno fatto grande questo Paese e hanno scritto la prima parte della Costituzione: l'universo popolare, quello socialista-riformista, quello repubblicana-liberale".

All'interno del Pd trapela malumore per la scelta, giudicata "ingenerosa", dell'ex assessore di Zingaretti: "Il Gruppo alla Regione del Partito Democratico e la comunità dem proseguiranno con vigore l'azione di contrasto e opposizione a questa destra pericolosa per i cittadini del Lazio, ma non possiamo non stigmatizzare una scelta personalistica che è esattamente il contrario di quello di cui il centrosinistra ha oggi bisogno nel Lazio", ha dichiarato il capogruppo Pd in Consiglio Regionale Mario Ciarla.

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