Alessia Piperno arrestata in Iran, il prof del liceo: “I suoi occhi guardavano oltre, lontano”
"Sono stato docente di Alessia Piperno ai tempi del liceo nel suo secondo anno e in parte del terzo anno. Con i social ci siamo tenuti in contatto anche dopo la scuola e così ho scoperto la sua passione per i viaggi. Qualcosa nel suo sguardo sembrava andare oltre, è un po' strano da descrivere. È come se i suoi occhi guardassero lontano. E questo ricordo mi è venuto in mente quando ho appreso del suo cambiamento di vita di sette anni fa, quando sono venuto a conoscenza di questa serie di viaggi ininterrotta. È allora che mi sono ricordato di quello sguardo. Il suo viaggio per me è come il viaggio di Ulisse, che conosce altre terre, altri uomini, altre città, costumi e usi". A parlare è Antonio De Meo, che di Alessia è stato professore di italiano.
Il prof di Alessia Piperno: "Troppi leoni da tastiera, sui social insulti e toni irrispettosi"
Ai microfoni di Fanpage.it il docente ha espresso tutta la sua preoccupazione per quanto sta accadendo alla sua ex alunna, arrestata a Teheran in Iran per motivi ancora da accertare. "Ero a casa, alle 8 ho ascoltato il tg e sentendo il nome di Alessia mi è preso un colpo. Sui social ho letto la notizia e ho letto i commenti degli utenti. Ho notato parole davvero irrispettose nei suoi confronti. Non ci si può lasciare andare a simili commenti. Quando una persona parla di arresto, per esempio, e poi parla di riscatto, evidentemente non conosce la differenza tra arresto e sequestro. Anche i toni, tipici da leoni da tastiera. Qualcuno ha scritto se ci fosse stato un uomo al suo posto, non ci sarebbero stati gli stessi commenti, e credo di essere d'accordo. Commenti come ‘poteva starsene a casa', denotano anche una scarsa conoscenza della persona: subito è stato detto che alessia non era lì da due tre giorni in vacanza, ma da due o tre mesi. Molte persone come al solito commentano senza conoscere la situazione di cui parlano. E sono convinto che se al posto suo ci fosse stato un ragazzo, il tenore dei commenti sarebbe stato diverso".
Il professore ha lanciato un appello sui social e si augura, ovviamente, che Alessia possa essere liberata nel minor tempo possibile: "Spero che questo nostro condividere la notizia possa in qualche modo avere effetti positivi. Un appello che rivolgo a tutti è di mantenere viva l'attenzione. Alessia libera, forza Alessia".
La Farnesina sta verificando i motivi dell'arresto di Alessia in Iran
La Farnesina sta cercando di verificare i motivi dell'arresto di Alessia nella capitale iraniana. La trentenne romana, stando a quanto si apprende, sarebbe stata portata in carcere subito dopo il fermo, scattato il giorno del suo compleanno. Il carcere, riporta l'agenzia Ansa, sarebbe quello di Elvin.