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Alessandro Gassman contro Gualtieri: “Non risponde mai, è il sindaco peggiore che Roma abbia mai avuto”

“Il sindaco Roberto Gualtieri è impermeabile alle critiche: votarlo è stato un errore. Forse avevo aspettative troppo alte”, questo il commento affidato a X da parte di Alessandro Gassman.
A cura di Beatrice Tominic
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"Votare Roberto Gualtieri è stato un errore. E me ne assumo la responsabilità". Questo il giudizio perentorio che Alessandro Gassman affida ad X, ex Twitter, sull'amministrazione capitolina degli ultimi anni. L'attore romano non è nuovo a critiche sulla gestione e l'organizzazione della capitale: in passato si è schierato contro i lavori previsti a pochi passi dal Vaticano, dove è prevista la cementificazione di un'intera area e, più volte, si è espresso sul tema dei rifiuti che nella capitale spesso assume carattere emergenziale.

"Al contrario degli altri sindaci/e che ho sollecitato quando vedevo criticità nella manutenzione di Roma, e che mi hanno sempre risposto, dimostrando attenzione e intelligenza, il sindaco Gualtieri non risponde mai, un muro di gomma, impermeabile alle critiche – continua Gassman – Per questo motivo sento di poterlo collocare, nella mia piccola graduatoria degli amministratori della capitale, all’ultimo posto".

Gassman: "Ho sbagliato a votarlo"

"Roma merita intelligenza e lungimiranza, perché città belle come sta città, non se ne trovano", aggiunge. Poi continua sul sindaco: "Per me è una grande delusione che deriva da aspettative alte… Succede, ma il voto che gli ho dato è stato un errore di cui mi assumo la responsabilità, e non sarà l’ultimo", scrive.

Se la capitale si trova in queste condizioni, però, è anche colpa secondo Gassman di chi abita la città. "Ci vorrebbe un senso civico e visione del bello, pregi ormai quasi scomparsi del tutto tra i romani – continua – Una città aggressiva, ignorante, fiera della sua ignoranza, dilaniata dal brutto, dai neon, dai negozietti di souvenirs tutti uguali, tutti di plastica", sottolinea, impegnato da tempo anche nella lotta al cambiamento climatico. Tutto era partito, un paio di giorni fa. "Il centro storico più bello del mondo, patrimonio dell’Unesco, trasformato in una pizzetteria, kebabberia, friggitoria, spizzicheria e vogliono aprirne ancora altre: come distruggere in poco tempo la bellezza e quindi la ricchezza di un luogo straordinario", aveva scritto riguardo alla scadenza del divieto di apertura di locali all'interno del sito Unesco.

"Roma è una battaglia persa"

"Temo che per Roma la battaglia sia persa e che non ci sia luce alla fine di questo lungo tunnel – continua Gassman – La capitale ha perso la sua segretezza, la sua luce: ormai la vedono in pochissimi, destinati ad andarsene, come prima o poi farà il sottoscritto". Un commento non troppo distante da quello di Carlo Verdone, che qualche giorno fa ha immortalato una strada del Gianicolo. "Il silenzio e i colori autunnali mi hanno riportato alla mia infanzia. Roma non era così caotica e disordinata: oggi non la riconosco più".

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