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Alessandro Castellaccio massacrato in strada a Tivoli: arrestate due persone

I carabinieri hanno trasferito in carcere due uomini, indagati del reato di omicidio volontario in concorso. Secondo gli inquirenti avrebbero partecipato alla rissa in piazza a Tivoli e ridotto in fin di vita il 41enne.
A cura di Beatrice Tominic
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Alessandro Castellaccio, foto da Facebook.
Alessandro Castellaccio, foto da Facebook.

I carabinieri della compagnia di Tivoli hanno arrestato due persone gravemente indagate del reato di omicidio volontario in concorso. Secondo quanto emerso dalle indagini, i due avrebbero fatto parte del gruppo che ha massacrato di botte Alessandro Castellaccio, la scorsa domenica 18 giugno 2023. Ridotto in fin di vita, il ragazzo è morto dopo una settimana di agonia in ospedale a causa dell'importante emorragia celebrale causata dai colpi ricevuti. Entrambe le persone arrestate oggi lo avrebbero colpito: uno con un pugno in testa così forte da farlo cadere a terra, l'altro con calci anche sul volto, una volta caduto e privo di sensi.

L'aggressione in piazza

È successo mentre stava rientrando da lavoro, all'ospedale di Tivoli: Alessandro si è fermato in un bar prima di tornare a casa. L'aggressione è scoppiata dopo che il 41enne ha chiesto ad gruppo di persone che si trovava poco distante di abbassare il volume della musica che stava ascoltando, a ridosso dell piazza. Dopo un'accesa discussione, la lite è degenerata, forse a causa della quantità di alcool assunta dai presenti. Il gruppo ha accerchiato Alessandro che è stato colpito con un pugno ed è caduto a terra, privo di sensi. Nonostante questo, gli aggressori avrebbero continuato a pestarlo con calci e pugni.

"Sembrava che stessero tirando calci ad un pallone", avrebbe raccontato un testimone agli inquirenti. Alcuni dei presenti avrebbero provato a separare il gruppo dal ragazzo, per cercare di proteggerlo dai colpi, continuati fino all'arrivo dei carabinieri. Non appena arrivati, gli uomini sono fuggiti e Alessandro è rimasto esanime. Mentre veniva trasportato in ospedale, i testimoni hanno spiegato ai militari l'accaduto.

Le indagini e l'arresto

Oltre alle numerose testimonianze, i carabinieri hanno passato al setaccio i video di sicurezza delle telecamere di sorveglianza della zona, grazie ai quali è stato possibile confermare le descrizioni dei due uomini: proprio tramite le immagini ricavate sono riusciti ad identificare i due aggressori.

Dopo quanto emerso, il gip di Tivoli ha emesso questa mattina l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due, cittadini rumeni, evidenziando la "probabilità sulla responsabilità di entrambi gli indagati in ordine al reato in contestazione provvisoria. L'arresto, con trasferimento immediato in carcere, è stato disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli.

Molti gli elementi che incastrerebbero i due, dal ritrovamento di un paio di scarpe sporche di sangue nella parte superiore, espressamente indicate dal convivente di lui come quelle indossate la sera dei fatti in casa di uno dei due presunti aggressori. Rinvenuti anche i vestiti indossati quella sera, descritti dai testimoni e ripresi dalle videocamere.

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