Al volante della Smart dove si trovava Daniel Guerini: l’amico rischia l’accusa di omicidio stradale

Al volante dell'auto dove si trovava Daniel Guerini, il 19enne attaccante della Lazio Primavera morto in un incidente su viale Palmiro Togliatti, si trovava l'amico Tiziano R. Ieri il 18enne, ricoverato al Policlinico di Tor Vergata, ha ammesso davanti agli agenti di Polizia Locale che lo hanno ascoltato, che si trovava alla guida della Smart Forfuor che ha tamponato una Mercedes Classe A, in un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo alla promessa biancoceleste.

Le indagini per omicidio stradale

Ora l'amico di Daniel rischia di finire iscritto al registro degli indagati nell'inchiesta aperta per omicidio stradale per morte del giovane calciatore, avvenuta nella serata di mercoledì 24 marzo.. Un atto dovuto in questa fase chiariscono i caschi bianchi, perché determinante sarà la ricostruzione dell'incidente e valutare se ad esempio la velocità a cui andavano le due vetture coinvolte, oltre che le condizioni dell'asfalto in quel tratto di strada e visionare i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza acquisti dagli inquirenti, oltre che ascoltare diversi testimoni. Il 18enne è risultato negativo al test sull'utilizzo di alcolici e sostanze stupefacenti.

Ancora in coma il terzo ragazzo a bordo dell'auto

Ancora gravi le condizioni del terzo ragazzo che si trovava a bordo della vettura. Edoardo D.B. anche lui 18 anni, si trova ancora ricoverato all'ospedale San Giovanni in prognosi riservata, tenuto in coma farmacologico a causa delle gravi lesioni riportate nello schianto.

I funerali la prossima settimana

L'autopsia sul corpo di Daniel è attesa invece per la giornata di lunedì, e già dal giorno successivo si potrebbero tenere i funerali nella basilica di Don Bosco a Cinecittà e non nel quartiere generale della Lazio a Formello, dove in un primo momento si era ipotizzato si tenessero le esequie. La scomparsa del giovane ha colpito profondamente tutto l'ambiente, dove "Guero" si era fatto conoscere con i suoi gol e alla sua voglia di diventare un campione con la maglia della Lazio, la sua squadra per cui sognava di diventare una bandiera.