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Al via la macellazione dei cinghiali di Roma: “Entro la fine del 2024 la carne sarà nei supermercati”

I cinghiali di Roma finiranno nelle tavole dei cittadini a Natale ed entro fine anno: al via la macellazione degli esemplari delle zone verdi, libere dalla peste suina.
A cura di Beatrice Tominic
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Entro la fine del 2024 arriverà sulla tavola dei cittadini e delle cittadine, nei ristoranti e nei supermercati la carne dei cinghiali di Roma che vivono nelle zone libere dalla peste suina. Non sono compresi, però, gli esemplari della zona rossa, intorno a via della Storta, via Cassia e Raccordo, circonvallazione Clodia, via Cipro, via Baldo degli Ubaldi.

Al via la macellazione degli esemplari: il primo è stato macellato qualche giorno fa al Centro Carni del Comune. Nelle prossime settimane si continuerà con gli altri fino a quando, entro il mese di dicembre, saranno completate tutte le fasi della filiera, dallo stoccaggio alla distribuzione, fino alla vendita.

Le fasi: dalla macellazione al ruolo dell'Asl

Quella che si è conclusa da qualche giorno è soltanto la prima fase del procedimento che porterà la carne dei cinghiali di Roma nelle nostre tavole. Per il momento sono stati eseguiti il controllo sanitario e igienico sull'animale, la certificazione del benessere in base alle norme di sicurezza Ue e della macellazione. Come specifica la Repubblica, che ne ha dato la notizia, il progetto, ancora sperimentale, è il risultato di un accordo fra il commissario straordinario per la peste suina, la Regione e il Centro Carni del Comune. Presto toccherà alle Asl regionali controllare e certificare le carni, secondo le norme sugli animali e della sicurezza igienica e alimentare, come poi verrà riportato nell'etichetta.

L'assessora Lucarelli: "Da problema a risorsa: la nuova filiera"

A commentare l'inizio del nuovo iter, l'assessora alle Attività Produttive di Roma Capitale Monica Lucarelli: "La presenza dei cinghiali in città da problema può diventare in opportunità – ha dichiarato – Abbiamo avviato un progetto ambizioso insieme alla Regione Lazio, Asl Rm2 e al commissario straordinario per la Psa per trasformare il problema in una risorsa, creando una filiera di carne di selvaggina certificata e controllata, sicura dal punto di vista sanitario e capace di generare benefici economici e sociali", ha poi concluso.

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