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Al pronto soccorso dopo una merendina della scuola: intossicate due gemelle celiache di 10 anni

Due sorelle gemelle, si sarebbero sentite male per “possibile contaminazione da glutine”: “Ci ha costrette la maestra”, hanno spiegato in lacrime le piccole.
A cura di Beatrice Tominic
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È accaduto lunedì scorso, 18 settembre, in una scuola del quadrante est della capitale, Fontanile Anagnino: due bambine celiache di 10 anni, gemelle, si sono sentite male dopo aver mangiato una merendina della scuola, una pizzetta incartata con una pellicola trasparente.

"Ci ha costrette la maestra, altrimenti la direttrice se la sarebbe presa con lei", è quanto avrebbe raccontato una delle due in lacrima all'uscita di scuola. Entrambe le piccole sono tornate dai genitori con vomito e diarrea.

"Voglio vedere che date almeno un mozzico", avrebbe detto la maestra togliendo loro dalle mani la merenda portata da casa e consegnando la merendina della scuola, che conteneva glutine. Quanto bastava per la corsa all'Umberto I dove entrambe sono finite al pronto soccorso e refertate per "possibile contaminazione da glutine", ribadendo la necessità di eliminare dalla dieta alimenti contenenti glutine.

La richiesta dei genitori alla scuola

L'intera vicenda è riportata da il Messaggero, a cui i genitori delle piccole hanno spiegato di aver richiesto che le figlie fossero esonerate dal servizio mensa. "Potremmo portarle a casa per pranzo e riportarle a scuola subito dopo", si erano offerti dopo che, lo scorso marzo, hanno scoperto dell'intolleranza delle bambine. Ma la preside si è sempre opposta: "In tono pressante e minaccioso ci ha detto che avrebbe provveduto a norma di legge se non avessimo regolarizzato la partecipazione delle bambine alla mensa".

Così hanno immediatamente allertato la scuola con una prima diffida alla direttrice dell'istituto per assicurarsi della tutela della salute delle piccole anche da parte dell'istituto.

A maggio ne è stata inviata un'altra, stavolta anche all’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, al Ministero dell’Istruzione e al Comune di Roma, fino ad arrivare ad una terza, nel mese di luglio, alla Procura della Repubblica a cui gli avvocati della famiglia hanno integrato anche la denuncia di lunedì scorso per presunti reati di minacce, violenza privata, maltrattamenti e lesioni personali dolose.

L'appello della famiglia

"Non si tratta solo di noi, ma di tutte le altre famiglie che si trovano in situazioni simile alla nostra: la celiachia può avere conseguenze gravi e irreversibili per l’organismo che continua ad assumere glutine – hanno dichiarato tramite i loro avvocati – Ci aspettiamo l'attenzione che merita anche dalla scuola pubblica. Nel frattempo abbiamo chiesto il nulla osta per cambiare scuola, anche se mancava poco alla fine delle elementari: per loro sarà un ulteriori shock".

I precedenti

I primi controlli sulla mensa sono iniziati in primavera: "Era tutto in regola – sottolineano gli avvocati – Ma il problema sta anche nelle contaminazioni: nulla di ciò che usano i celiaci, come stoviglie, posate o contenitori, deve entrare in contatto con il glutine. A casa si fanno sforzi e sacrifici per rispettare questa regola, la scuola deve fare lo stesso".

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