video suggerito
video suggerito
Covid 19

Al Policlinico Umberto I in terapia intensiva 9 non vaccinati su 10: “Si pentono, ma è troppo tardi”

Il direttore del Dea del Policlinico Umberto I: “Un buon 10 per cento resta sulle sue posizioni. Il restante 90 invece si pente, ma quando ormai è troppo tardi”
A cura di Enrico Tata
280 CONDIVISIONI
(La Presse)
(La Presse)
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera il dottor Francesco Pugliese, direttore del Dipartimento di emergenza e accettazione del Policlinico Umberto I di Roma, spiega che in tutti i reparti, sia ordinari che di rianimazione, il rapporto tra vaccinati e non vaccinati continua a essere di uno a nove. I pazienti vaccinati ricoverati, annota il medico, sono perlopiù persone "con patologie importanti, per esempio gli ematologici o i trapiantati, quindi gli immunodepressi. Oppure di persone che hanno rinviato la somministrazione della terza dose e alla fine sono andati oltre i sei mesi. Per gran parte dei fragili la scadenza è stata nel mese di ottobre. Forse la campagna di richiamo doveva essere più incisiva all’inizio".

Pugliese spiega che i pazienti gravi sono tutti nella fascia d'età che va tra i 50 anni e i 60 anni. I vaccinati difficilmente arrivano in terapia intensiva e il loro percorso ospedaliero è più breve e il decorso è meno grave. Per quanto riguarda i pazienti non vaccinati, "un buon 10 per cento resta sulle sue posizioni. Il restante 90 invece si pente, ma quando ormai è troppo tardi, sta entrando in terapia intensiva e quasi certamente non ce la farà a sopravvivere all’attacco del virus". Alcuni, rivela ancora il direttore, rifiutano addirittura di essere intubati: "Proprio ultimamente tre pazienti hanno firmato per non essere intubati dopo aver tentato con il casco. Qualcuno, a quel punto, chiede persino di essere dimesso". In questi tre casi i malati sono tutti e tre morti.

"Fortunatamente abbiamo un indice di ospedalizzazione più basso di quello del 2020. I ricoverati sono un quarto dello scorso anno. Certo non è ancora chiaro come adesso su questo inciderà la diffusibilità dell’ultima variante emersa, la Omicron", dice ancora Pugliese. Attualmente nel Lazio i pazienti ricoverati nei reparti ordinari sono 915 e 128 sono quelli ricoverati in terapia intensiva. Rispetto allo scorso anno sono oltre 1800 i ricoveri in meno in area medica e 179 in meno in terapia intensiva.

280 CONDIVISIONI
32834 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views