Al liceo Tasso 5 in condotta dopo l’occupazione. E il ministro Valditara approva il ‘pugno duro’
Il preside del liceo Tasso di Roma, uno dei più prestigiosi in città, avrebbe proposto dieci giorni di sospensione, attività ‘socialmente utili' e 5 in condotta per gli studenti responsabili dell'occupazione dell'istituto dello scorso 4 dicembre. La discussione di queste punizioni dovrebbe avvenire entro metà gennaio.
Nonostante la decisione sia ancora tutt'altro che ufficiale, il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha voluto esprimere "il suo apprezzamento" al preside e ai docenti del Tasso "per la fermezza dimostrata". "La scuola costituzionale, e dunque democratica è quella che insegna a rispettare le regole e a coniugare libertà con responsabilità", ha spiegato il ministro.
Contrario alla proposta del preside è invece il Partito democratico, con Michela Di Biase, capogruppo dem in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza, che ha attaccato: "La scelta non risponde ai valori di inclusività che dovrebbero essere alle basi delle istituzioni scolastich. La scuola non è un luogo di punizione ma di dialogo. Il principio punitivo deve essere commisurato alle azioni compiute e non può prevalere sui principi educativi e formativi".
Della stessa opinione anche il segretario del Pd Roma, Enzo Foschi: "Modo più sbagliato per dare risposte a chi pone domande non ce n'è. L'occupazione di una scuola non può essere risolta con la repressione burocratica. È chiaro che chi "occupa" una scuola – e lo abbiamo fatto in tanti di tante generazioni – lo fa per manifestare un disagio e per porre domande. Ma se le risposte che arrivano sono 5 in condotta e sospensioni proprio non ci siamo".
Una posizione, questa degli esponenti dem, che secondo il senatore Gianluca Cantalamessa, capogruppo in commissione Antimafia a Palazzo Madama e responsabile dipartimento Antimafia della Lega, equivale ad appoggiare i violenti: "Chi ha comportamenti scorretti come quelli degli studenti dell’Istituto Tasso che hanno danneggiato il loro liceo – forzato e divelto porte e cassaforte – ed entrati negli uffici di presidenza dimostrando di non aver nessun rispetto per preside e insegnanti, è giusto che venga sanzionato con il 5 in condotta. Bene ha fatto il dirigente scolastico: il ruolo della scuola è anche insegnare il rispetto delle regole e l’educazione. Valori nei quali la solita sinistra dimostra di non credere, del resto non ha mai preso le distanze nemmeno dagli antagonisti dei centri sociali che spesso incitano all’odio e sono protagonisti di aggressioni ed episodi violenti. La disapprovazione della violenza non dovrebbe avere colore politico”.