Al Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto bruciato il fantoccio raffigurante Giorgia Meloni
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Domenica 18 febbraio è tornato, dopo quattro anni di pausa forzata tra pandemia e problemi burocratici, il Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto. Un evento organizzato dal circolo Arci locale e arrivato alla sua 44esima edizione, e che festeggia la l'autoliberazione del comune sabino dallo Stato Pontificio. Si tratta di una manifestazione che va avanti da moltissimi anni e che attira ogni volta migliaia di persone da tutta Italia: canti, balli, musica popolare, per una giornata di festeggiamenti che dura fino al tramonto, quando viene bruciato il ‘bammoccio‘ – raffigurante sempre una persona di potere – sulla piazza.
Quella di creare dei fantocci di cartapesta raffiguranti personaggi di potere a cui poi dare fuoco, è un'usanza che va avanti da sempre. Negli anni è toccato – tra gli altri – anche a Silvio Berlusconi, Renato Brunetta, Matteo Renzi, Roberto Formigoni, Paolo Gentiloni.
Quest'anno il fantoccio di cartapesta raffigurava la premier Giorgia Meloni: davanti la raffigurazione della presidente del Consiglio con il braccio teso, dietro la fiamma tricolore e il simbolo del Movimento Sociale Italiano. Al tramonto, come da tradizione, i giocolieri hanno dato fuoco al ‘bammoccio', chiudendo così la 44esima edizione del Carnevalone Liberato di Poggio Mirteto. Tantissime le persone accorse – anche se meno rispetto agli altri anni, in cui era difficile anche solo camminare per le strade della cittadina – che hanno partecipato ai festeggiamenti. Molte le maschere, soprattutto quelle che richiamavano il tema anticlericale della festa, e che per tutta la giornata hanno sfilato insieme alle bande musicali in cortei per il centro cittadino.