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Aiuti per genitori separati in difficoltà economica nel Lazio: chi può richiederli e come

Misure per sostenere i genitori separati che, per l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento dei figli e di assegnazione della casa, si trovano in una condizione di disagio economico e abitativo. La legge è stata approvata e comprende 4 milioni per il triennio 2021-2023. Chi può richiederle e come.
A cura di Paola Palazzo
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Quattro milioni di euro per sostenere i genitori separati che vivono una "condizione di disagio economico e abitativo". È questa la nuova legge approvata dal Consiglio della Regione Lazio per il triennio 2021-2023. In particolare, il pacchetto di misure prevede un contributo di 10mila euro riconosciuto al genitore in condizione di disoccupazione involontaria, un contributo di 12 mesi per il pagamento del canone di locazione e un credito di imposta da utilizzare a compensazione delle somme corrisposte per il pagamento dei ticket sanitari. Inoltre, alcuni immobili pubblici saranno trasformati in alloggi con canoni di locazione agevolati. “Le scene di coniugi separati in coda alla mensa della Caritas o che passano la notte in macchina o in un alloggio di fortuna sono ormai purtroppo sempre più diffuse – spiega la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, prima firmataria della legge – Una categoria sempre più a rischio. E la pandemia non ha fatto altro che acuire il grave disagio economico-sociale in cui cadono spesso, a seguito della separazione, padri o madri e di riflesso anche i figli minori. Un fenomeno preoccupante, sul quale siamo intervenuti mettendo in campo misure di sostegno concrete".

Come accedere agli aiuti per genitori separati in difficoltà

Le misure sono destinate a coloro che per l'obbligo di dover versare l'assegno di mantenimento dei figli e di assegnazione della casa all'altro genitore, riversano in una condizione di disagio economico e abitativo. Devono essere residenti nella Regione, con un reddito Isee non superiore a venti mila euro. “L'esigenza di aiutare concretamente – dichiara Califano – con sostegni economici e abitativi il genitore che, dopo la fine del matrimonio, dell'unione civile o della convivenza di fatto, si trova in difficoltà garantendogli così una vita dignitosa e un’autonomia abitativa è il cuore della legge. Questo testo riconosce l’importanza del ruolo del genitore nelle diverse fasi della crescita psicofisica dei figli e il loro diritto di trascorrere lo stesso tempo con ciascuno dei genitori. Favorire il mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo dei figli con i genitori anche dopo la fine del matrimonio, della convivenza di fatto o dell'unione civile”.

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