“Aiutateci c’è uno strano gatto”: esemplare di genetta pardina messo in salvo in Aeroporto
È il 25 febbraio scorso quando, duranti i controlli di rito in aeroporto, il personale di Aeroporti di Roma si trova di fronte quello che definiscono uno "strano gattino maculato". L'animale si era rifugiato sotto una cassa nell'area cargo city e, con i suoi versi, ha attirato l'attenzione dei lavoratori che lo hanno preso e salvandolo con tutta probabilità dalla morte. Si sono così accorti che l'animale non era un gatto, ma un esemplare di una specie esotica e hanno chiesto l'intervento delle autorità competenti. Sul posto sono giunti i carabinieri del raggruppamento Cites, che si occupano della tutela le specie di fauna e flora protette dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione.
Il ritrovamento del cucciolo smarrito
I militari hanno constato che si trattava di un cucciolo di pochi mesi di genetta pardina, un "mammifero dell'ordine dei Viverridi , originaria dell’area centro occidentale dell’Africa". Una specie comune ma a molti chilometri da casa. I carabinieri hanno provveduto a nutrire il cucciolo, lungo appena venti centimetri e visibilmente denutrito, tranquillizzandolo e rimettendolo in forse.
L'animale era stato importato con altri 19 esemplari
Le successive indagini hanno portato allo scoperta della provenienza dell'animale esotico e "sono riusciti a risalire ad un’importazione di alcuni giorni precedenti, dove erano stati importati in Italia diciannove esemplari di genetta pardina, dal quale il cucciolo era scappato durante le operazioni di sbarco". Il proprietario una volta contattato si è immediatamente prodigato per rientrare in possesso dell'animale.