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Ai domiciliari per stupro, evade e violenta un’altra ventenne: pr resta in carcere

Ai domiciliari per violenza su una ventenne ingaggiata come ragazza immagine, evade e stupra un’altra giovane. Così il pr è stato trasferito in carcere.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Era finito agli arresti domiciliari con l'accusa di stupro nei confronti di una ragazza di 20 anni che aveva ingaggiato come ragazza immagine per una serata in discoteca. Qualche giorno dopo, è evaso. E, seguendo lo stesso copione, avrebbe adescato un'altra ragazza per violentarla. Per questa ragione il pr trentaseienne resta in carcere: notificata l'ordinanza di custodia cautelare in prigione, poiché gravemente indiziato del reato di violenza sessuale ai danni di una giovane di 20 anni. Non si esclude che possa trattarsi di un violentatore seriale.

Ai domiciliari per violenza sessuale, evade e stupra un'altra ragazza

Il trentaseienne era finito agli arresti domiciliari dopo aver violentato una ventenne, ingaggiata come ragazza immagine per una serata in discoteca al Taboo, al Tiburtino, forse dopo averla intontita con la droga dello stupro. Nonostante alcuni campioni biologici siano stati distrutti per errore degli ospedali, il pr è stato incastrato dalla presenza di tracce di dna sugli indumenti intimi della giovane. I fatti risalgono all'ottobre scorso.  Nei suoi confronti erano scattati gli arresti domiciliari. Ad un paio di giorni dall'inizio della misura cautelare, però, sarebbe evaso, si sarebbe recato in un'altra discoteca, stavolta la Room 26 e, adescando la giovane nello stesso modo, avrebbe stuprato anche lei.

Adesca una seconda ragazza e la stupra dopo essere evaso dai domiciliari: cosa è successo

La violenza sessuale ai danni della seconda ragazza sarebbe avvenuta nella notte fra il 23 e il 24 gennaio. A raccontare quanto accaduto in quella terribile serata ai carabinieri della stazione di Bracciano è la stessa ragazza, accompagnata dalla mamma.

La ventenne era stata invitata in discoteca da un famoso pr che le aveva promesso un lavoro da ragazza immagine. Una volta arrivata nel locale, l'avrebbe indotta a bere e ad assumere sostanze stupefacenti. Dopo l'ha accompagnata nella sua abitazione, dove era sottoposto agli arresti domiciliari. Ed è lì che la ragazza si sarebbe risvegliata, senza ricordare nulla di quanto accaduto nella notte. Si è presentata dai carabinieri soltanto dopo aver ripercorso più volte, con la mamma e con alcune amiche, ciò che ricordava, per cercare di non tralasciare alcune dettaglio: secondo quanto emerso, sarebbero avvenuti due diversi episodi di violenza a danno della donna in poco più di quindici giorni.

Le indagini e la perquisizione

Non appena scattate le indagini, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione. È lì che sono stati rinvenuti indumenti e indizi utili per dare riscontri alla versione della giovane, poi confermata anche da diverse testimonianze. Ad avvalorare il suo racconto, inoltre, anche chiamate, file audio, video e fotografie della serata trascorsa in discoteca.

Dai domiciliari al carcere: il trasferimento del pr

Al termine dell'attività investigativa, ai carabinieri è parso chiaro che l'uomo fosse evaso dai domiciliari per quello che risulta essere un altro caso di violenza sessuale. Così, il primo febbraio, è stata eseguita una prima ordinanza di aggravamento della misura degli arresti domiciliari del trentasettenne, poiché responsabile della violazione degli obblighi imposti. Il 7 febbraio, invece, la Procura della Repubblica di Roma ha disposto il trasferimento in carcere per la "ripetitività dei fatti, la circostanza che siano stati commessi ai danni di più persone, la insidiosità del gesto, la particolare violenza utilizzata per soddisfare i propri istinti sessuali, che portava l’indagato a drogare la vittima".

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