Aggressione Casapound, il presidio a Roma: “Silenzi di Meloni su fascismo legittimano picchiatori”

A piazza Vittorio presidio convocato dalla Cgil e dall’Anpi dopo l’aggressione subita da quattro ragazzi da parte di altrettanti militanti di Casapound.
A cura di Enrico Tata
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"Una grande risposta democratica di una piazza che dice no a chi pensa che si possano in libertà picchiare gli studenti". Così Natale Di Cola, segretario Cgil Roma e Lazio al presidio convocato a piazza Vittorio Emanuele a Roma dal sindacato e dall'Anpi dopo l'aggressione subita da quattro ragazzi da parte di altrettanti militanti di Casapound.

In piazza bandiere della Cgil, di Libera, della Rete degli studenti medi e di Sinistra universitaria, le due organizzazioni studentesche di cui facevano parte i giovani aggrediti. "Se di fronte all'inchiesta di Fanpage.it non si leva una voce, se non si prendono le distanze, neanche dal punto di vista culturale e politico, chi si rende responsabile di questi atti si sente impunito", ha dichiarato Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana.

"Questo è l'inizio di una lotta e di una battaglia che facciamo per far vincere la democrazia e la nostra Costituzione", ha commentato il segretario della Cgil Maurizio Landini. "Dobbiamo essere nei territori, vicini alle persone, e non lasciare solo alcuno. Questa è la funzione delle Camere del lavoro ma anche di una società che combatte l'autoritarismo e la dittatura. Non abbiamo nessuna intenzione di calare la testa e siamo qui per difendere la costituzione e la democrazia. Dal diritto all'istruzione a quello alla salute, siamo in piazza per difendere i diritti e questo significa che bisogna cancellare le leggi balorde che sono state fatte sul lavoro", ha aggiunto ancora il segretario.

"Diciamo no alle organizzazioni neofasciste che si sentono libere di governare il nostro Paese. Queste organizzazioni vanno sciolte, lo chiediamo da tempo. Torneremo in piazza anche per chiedere di fermarsi sui provvedimenti sbagliati", ha aggiunto di Cola.

Il segretario romano ha poi annunciato che chiederà un incontro al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al prefetto della Capitale, Lamberto Giannini, per chiedere notizie in merito allo sgombero all'Esquilino occupato da Casapound. "Vedremo se finalmente si vogliono fare atti concreti e non soltanto promesse", ha detto Di Cola.

In piazza Vittorio, a rappresentare la giunta Gualtieri, è intervenuto l'assessore alla Cultura, Miguel Gotor: "Porto la vicinanza mia personale, del sindaco Roberto Gualtieri e di tutta l'amministrazione comunale agli studenti aggrediti. Fortunatamente le immagini parlano chiaro e sono stati rintracciati gli esponenti di Casapound. Diciamo no alla violenza e chiediamo che il dialogo e il confronto avvengano sempre in una situazione di democrazia e di pacificazione".

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