Aggressione all’influencer italopalestinese Karem Rohana, indaga la Digos: caccia a 2 ragazzi romani
Aggredito in quanto influencer italopalestinese. Sarebbe questo il movente del pestaggio a Karem Rohana avvenuto nel quartiere Ostiense. A denunciare quanto avvenuto è stato lui stesso sui social, dopo essere stato preso a calci e pugni da due ragazzi con i volto coperto.
"È stata una spedizione punitiva, volevano ammazzarmi. Ma vuol dire che mi danno ragione – specifica – Israele sta esportando la sua democrazia anche in Italia", lancia l'accusa. Sul pestaggio sta indagando la Digos che ha già ascoltato Rohana, non appena dimesso dall'ospedale.
Gli agenti sono in queste ore alla ricerca di elementi che possano portare all'identificazione degli aggressioni e alla conferma del movente. Per questa ragione, oltre alle indagini tradizionali, stanno passando al vaglio i filmati registrati dalle videocamere di sorveglianza lungo tutta via Ostiense con la speranza di riuscire a trovare nuovi elementi che possano incastrare i due aggressori.
L'aggressione denunciata sui social
A denunciare sui social quanto accaduto è stato lo stesso Rohana: "Mi hanno appena massacrato con calci e pugni, sulla faccia e sulla schiena – ha detto in una storia du Instagram – Due Smart mi hanno seguito dall'aeroporto: quando sono arrivato, hanno solo aspettato che scendessi dalla macchina".
A confermare quanto accaduto l'amica Benedetta Sabene, redattrice di Servizio Pubblico di Michele Santoro: "Siamo scesi dall'auto insieme – dice sempre sui social – Si sono avvicinati, erano incappucciati. Mi hanno spinto via e hanno iniziato a picchiarlo". Rohana è stato trasferito in ospedale, sul caso indaga la Digos che sospetta che l'aggressione possa essere legata all'attività che l'influencer trentacinquenne da 120mila followers svolge online.
Le testimonianze
Fra i primi a soccorrere Rohana, alcuni dipendenti dei pub che si trovano lungo via Ostiense. "Era spaventato e pallido, quando sono arrivato io ancora tremava", ha detto uno di loro, intervistato dalla testata. "Non riusciva neppure a camminare: noi siamo arrivati dopo aver sentito le grida dell'amica. L'ho aiutato a sedersi. Gli ho chiesto se lo avessero rapinato, ma mi ha detto di no – ha continuato un altro – Ma pare che alcuni ragazzi abbiano visto due Smart in sosta davanti a Roma Tre, una grigia e l'altra dorata. Una era parcheggiata anche male". Poi aggiungono: "Potrebbe essersi trattato di un'azione premeditata: il tratto in cui è stato aggredito è poco illuminato e più pericoloso".