Aggredisce la compagna in strada: fermato dai carabinieri, prova a ingannarli con documenti falsi
Non era la prima volta che veniva fermato dalle forze dell'ordine. Un uomo di 25 anni, disoccupato e senza fissa dimora, è stato arrestato dopo aver aggredito la compagna di 30 anni. La violenza si è consumata in piazza dei Cinquecento, di fronte alla stazione Termini, dove l'uomo è stato colto in fragranza di reato mentre picchiava la compagna. I Carabinieri del nucleo scalo Termini hanno immediatamente bloccato l'aggressore. Si è scoperto che sul 25enne gravano diversi precedenti penali che ha tentato di celare. L'uomo, infatti, alla richiesta di esibire i documenti di riconoscimento, ha cercato di ingannare i militari fornendo una carta di identità contraffatta. Nel frattempo la compagna è stata soccorsa ed accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I. Qui è stata sottoposta ad una visita medica da cui non sono emersi traumi gravi che necessitano di ricovero. Dopo poche ore la 30enne è stata dimessa ma con alcuni giorni di prognosi a causa delle contusioni multiple riportate. L'aggressore è stato arrestato dai Carabinieri per aver esibito dei documenti contraffatti e quindi aver dichiarato il falso. Adesso si trova in caserma dove rimarrà a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Successivamente verrà scortato nell'aula del Tribunale di Roma dove sarà processato mediante rito direttissimo.
Nell'anno della pandemia più violenze e meno denunce
Aumentano sempre di più i casi di violenza contro le donne. Solo pochi giorni fa un altro episodio nella stazione di Civitavecchia, dove un uomo di 50 anni ha aggredito l'ex compagna colpendole ripetutamente alla testa con un casco da motociclista. La pandemia ha giocato un ruolo in tutto questo. Le restrizioni per prevenire i contagi hanno inevitabilmente aumentato i momenti di convivenza tra le coppie. Di conseguenza le donne che già subivano maltrattamenti da parte dei loro compagni, si sono ritrovate maggiormente esposte. Inoltre, a causa dell'isolamento, sono diminuiti i momenti disponibili per contattare i servizi anti violenza (solitamente quando si è fuori casa o quando il partner non è presente).