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Aggredisce e riduce in fin di vita il padre anziano: 52enne arrestato per tentato omicidio aggravato

I carabinieri, una volta scattato l’allarme, hanno trovato l’85enne con ferite e tumefazioni nel corpo: rischia ancora la vita. E hanno fatto scattare le indagini.
A cura di Beatrice Tominic
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Paura a Roma nel quartiere Flaminio dove un uomo di 52 anni ha tentato di uccidere l'anziano padre, di 85. A far scattare l'allarme è stata una vicina di casa, probabilmente dopo aver sentito dei rumore provenire dall'abitazione accanto. Sul posto, non appena arrivata la segnalazione, sono arrivati i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Trionfale e quelli della Stazione Roma Flaminio che, dopo alcuni accertamenti, hanno posto in stato di fermo il cinquantaduenne già noto alle forze dell'ordine. L'uomo è gravemente indiziato del reato di tentato omicidio aggravato ai danni dell’anziano padre.

Prova ad uccidere il padre: cosa è successo

I fatti risalgono alla sera scorsa, quando è arrivata una segnalazione al 112 da parte di una donna che si diceva preoccupata per quanto stava avvenendo nell'abitazione vicina.  Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Trionfale e quelli della Stazione Roma Flaminio che hanno rinvenuto nella casa l'ottantacinquenne romano con gravi ferite e tumefazioni.

L'anziano è stato immediatamente preso in carico dagli operatori del pronto soccorso sanitario del 118 ed è stato trasferito al policlinico Agostino Gemelli, dove si trova ancora in pericolo di vita.

Le indagini in corso

Nel frattempo i carabinieri hanno subito iniziato a svolgere gli accertamenti e a raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti del figlio cinquantaduenne della vittima. Secondo quanto ricostruito, l'aggressione sarebbe scattata all'ennesima lite, scattata dopo la richiesta di soldi da parte del figlio. L'abitazione si trova ora sotto sequestro e sul posto sono arrivati, per un sopralluogo e ulteriori rilievi, anche i carabinieri della Settima Sezione del Nucleo Investigativo di Roma.

Il figlio cinquantaduenne, trovato in possesso di 5 g circa di hashish per uso personale, è stato poi trasferito nel carcere di Regina Coeli su disposizione dell'Autorità Giudiziaria: il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per lui la permanenza in carcere.

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