Affitti brevi a Roma centro, l’assessore Onorato a caccia delle key-box armato di cesoie per rimuoverle
Continua il contrasto del Campidoglio agli affitti brevi a Roma, aumentati in occasione del Giubileo. Dopo il divieto di self check-in per gli affitti brevi varato da una circolare del ministero dell'Interno, provvedimento immediatamente approvato e rilanciato dal sindaco Roberto Gualtieri, oggi il contrasto arriva sul campo. Sono ancora molti, infatti, a non aver eliminato le key-box che permettono il self check-in per gli affitti brevi, cioè le scatole in cui sono contenute le chiavi per effettuare l'accesso nell'alloggio temporaneo in totale autonomia. "Ma attaccare i lucchetti ovunque è un'offesa alla città", ha commentato l'assessore capitolino Alessandro Onorato.
Così dal Campidoglio hanno pensato di rimuoverli da soli, almeno nel centro storico della capitale. A muoversi per le vie del centro a caccia delle key-box Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi e la presidente del I Municipio, proprio quello del Centro Storico, Lorenza Bonaccorsi. Con loro anche Simona Berterame di Fanpage.it.
Prati, il quartiere delle Vittorie, ma anche Trastevere e Testaccio: si tratta di un fenomeno vastissimo che nella capitale colpisce moltissime zone. Ma l'azione di rimozione di oggi parte dal centro.
Caccia alle keybox: rimosse al centro storico
L'appuntamento per questa mattina alla stazione Cavour della metro B, in pieno centro di Roma e a pochi passi dal principale snodo ferroviario della capitale, in una delle zone dove, stando ai controlli più recenti effettuati da carabinieri e polizia, sono risultati essere presenti molti AirBnb, diversi dei quali anche abusivi.
Una volta trovato il primo, un operatore armato di tagliabulloni, delle specie di cesoie da utilizzare per spezzare il lucchetto delle key-box, ha aperto la catena e ha rimosso la prima keybox, agganciata ad un paletto lungo la via.
"Attaccare i lucchetti ovunque è un'offesa alla città – è il commento dell'assessore capitolino Alessandro Onorato – Si tratta di una questione di decoro e di rispetto. E poi è la fotografia di un fenomeno che da troppi anni è incontrollabile. Il municipio già da tempo aveva iniziato un'azione, il Comune dopo aver verificato dal punto di vista normativo cosa poter fare per attaccare in maniera definitiva questo fenomeno ha istituito una task force reale, concreta che inizia oggi con un'unità speciale della Polizia di Roma Capitale: 15 agenti che lavorano tutti i giorni proprio sulle questioni legate al turismo".
Affitti brevi a Roma: quali sono i numeri del fenomeno che contribuisce all'overtourism
Con questa giornata, parte un focus di un mese costante: agli agenti si affiancano degli operai per andare a togliere fisicamente questi lucchetti "ovunque essi siano stati apposti". Ma con un'eccezione. "Chiariamoci, se le mettono all'interno del condominio è un altro tema, ma fuori noi continueremo a staccarle anche se le riattaccano – continua Onorato – Ma qua ci confrontiamo anche con un problema molto più grande: la volontà da parte del governo Meloni, anche dei governi precedenti, di rendere sostanzialmente il fenomeno dell'extra alberghiero un fenomeno totalmente aperto, dove chiunque può fare quello che vuole".
Per dimostrarlo, ha passato in rassegna alcuni dati: "Soltanto negli ultimi 3 anni siamo passati da 17mila strutture a 34mila. E a gennaio del 2025, per la prima volta, almeno negli ultimi 3 anni, che sono i 3 anni record del turismo, c'è una flessione enorme dell'occupazione del punto di vista turistico in queste strutture", puntualizza. In pratica, con un totale di 120mila posti, nella capitale ci sarebbero troppe strutture: "È evidente che presto ci sarà poi una gara a ribasso", come già documentano i prezzi stracciati e le strutture vuote nonostante l'inizio del Giubileo.